Corriere dell'Alto Adige

Mercatino e «movida» a forte rischio

Il sindaco prende tempo. Giovedì il vertice

- C. C. D.

Con l’impennata dei contagi da coronaviru­s anche a Bolzano, la possibilit­à che l’edizione 2020 del mercatino di Natale (la numero trenta, per altro) si fa sempre più concreta. Ne sono consapevol­i anche gli espositori: «Finora sono arrivate solo la metà delle domande degli scorsi anni —. spiega il sindaco Renzo Caramaschi —. La prossima settimana, Provincia e Aziende di soggiorno prenderann­o una decisione».

E lo stesso vale per un eventuale coprifuoco per la «movida», come avvenuto a Trento, per esempio, dove il suo omologo Franco Ianeselli ha emanato un’ordinanza per vietare il consumo di bevande alcoliche all’aperto dopo le 22, in zona Santa Maria Maddalena. La stessa misura che a Bolzano, in piazza Erbe, era entrata in vigore a giugno, con le prime riaperture dei locali. E che ora rischia di dover essere applicata di nuovo. Se ne parlerà giovedì, durante il Comitato provincial­e per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato a palazzo Ducale. «Aspettiamo di vedere quale sarà l’andamento dei contagi nei prossimi giorni — prende tempo Caramaschi —. Stanno andando su. Se salgono sì, dovremo fare qualcosa. Se si stabilizza­no, forse no. Speriamo».

E ai numeri si guarda, con apprension­e, anche per quel che riguarda i mercatini di Natale. L’edizione 2019 aveva portato in città ben 635 mila visitatori. Tanti, troppi, per un’emergenza sanitaria che richiede di limitare a tutti i costi le occasioni di assembrame­nto. Già in estate erano arrivati i primi appelli affinché si cancellass­e l’edizione 2020 dei mercatini. In campo era sceso Rudi Benedikter, consiglier­e comunale dei Verdi. «È concreto il pericolo che il capoluogo si trasformi in un maxi-focolaio — aveva detto

— con conseguent­e potenziale rischio di quarantena per tutti gli abitanti».

Anche su questo fronte, Caramaschi si muove con estrema cautela. «Di certo — dice — sarà molto difficile avere un’edizione “normale”. Bisogna far rispettare le distanze di sicurezza, recintare l’area, controllar­e e contare chi entra, perché gli accessi dovranno essere necessaria­mente contingent­anti. E poi, è impensabil­e possano arrivare autobus carichi di turisti, con 55 persone a bordo. Deciderann­o Provincia e Aziende di soggiorno».

 ??  ?? Coprifuoco I controlli in piazza Erbe durante l’estate
Coprifuoco I controlli in piazza Erbe durante l’estate

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy