Caso Ladurner «L’assoluzione è definitiva»
«Thomas Ladurner è stato liberato definitivamente da un incubo infernale durato sette anni». L’avvocato Fabrizio Francia esprime così la propria soddisfazione per la sentenza della Corte d’appello di Trento che ieri ha confermato quella di primo grado nel processo a carico del collega Ladurner: assolto con formula piena.
Nel 2014 Ladurner era finito agli arresti con l’accusa di aver svuotato, gradualmente, in veste di amministratore di sostegno, i conti di un’anziana cliente, scomparsa nel 2015. Al centro del presunto raggiro, un testamento che avrebbe dovuto fruttare alla badante, Olga Barisheva, 400.000 euro da dividere con il legale: per paura di essere raggirata da quest’ultimo, la donna aveva però deciso di autodenunciarsi (patteggiando poi un anno e 9 mesi di reclusione). In primo grado, il pm aveva chiesto per Ladurner una pena di 6 anni, a fronte di sette capi d’imputazione. Diventati tre, in sede d’appello. «La pm Donatella Marchesini — riferisce Francia — ha chiesto 4 anni di condanna per peculato nell’amministrazione di sostegno, circonvenzione d’incapace e falso ideologico nella rendicontazione. Ma i giudici della Corte hanno confermato l’assoluzione di Ladurner perché la principale accusatrice, Barisheva, è risultata gravemente inattendibile e perché nello studio del mio cliente sono stati trovati degli scontrini di cassa che lei stessa aveva portato a Ladurner, su sua richiesta, per controllare come la donna spendesse il denaro dell’anziana». Entro 30 giorni saranno depositate le motivazioni.