Braies, sindaco e albergatrice a giudizio
Parcheggio al posto del bosco, l’accusa: abuso d’ufficio, falso e violazione ambientale
Andranno a processo il sindaco di Braies Friedrich Mittermair e l’albergatrice Caroline Heiss, accusati di abuso d’ufficio, falso ideologico e per violazione di una legge ambientale relativamente alla costruzione di un parcheggio in un’area boschiva adiacente al celebre lago. Prima udienza il 22 febbraio. Secondo l’accusa il sindaco avrebbe firmato una concessione edilizia illecita, per far realizzare un parcheggio all’albergatrice in un’area boschiva protetta.
BOLZANO Sono stati rinviati ieri a giudizio il sindaco di Braies Friedrich Mittermair e l’albergatrice Caroline Heiss, accusati di abuso d’ufficio, falso ideologico e violazione di una legge ambientale relativamente alla costruzione di un parcheggio in un’area boschiva adiacente al celebre lago. Il processo inizierà il prossimo 22 febbraio.
Inizialmente, in fase d’indagine, erano state iscritte a vario titolo nel registro degli indagati ben 21 persone, tra cui anche l’intera giunta provinciale e alcuni funzionari, ma successivamente furono scagionati in quanto non c’era alcuna prova di un loro presunto appoggio politico al sindaco di Braies in merito alle irregolarità che gli vengono ora contestate.
Caroline Heiss (imputata in concorso con il sindaco) è la proprietaria dell’albergo «Pragser Wildsee», che si affaccia sul lago, e all’epoca dei fatti era assessora comunale. Secondo l’accusa la donna avrebbe ottenuto dal sindaco una concessione edilizia illegittima per destinare a parcheggio un’area boschiva, in spregio alla normativa urbanistica e ambientale.
Al rinvio a giudizio si è arrivati dopo un’indagine complessa e non priva di colpi di scena. Dopo le indagini preliminari, infatti, il pm aveva chiesto l’archiviazione per la giunta provinciale e per il primo cittadino. A questa richiesta di archiviazione si era però opposta la parte civile, ossia l’albergatore Josef Ploner.
Gli atti erano quindi tornati in Procura, e il pm aveva disposto nuovi accertamenti, a seguito dei quali era stata presentata una nuova richiesta di archiviazione sia relativamente a Mittermair che a Caroline Heiss. Il giudice Pelino aveva però disposto l’imputazione coatta dei due indagati, che sono stati ora rinviati a giudizio, in quanto a suo avviso il sindaco non avrebbe mai potuto rilasciare la concessione edilizia per un parcheggio su un terreno boschivo protetto, non avendone l’autorità, ma avendo al
La vicenda
Al posto di un bosco furono realizzati dei posti auto, poi scattarono le indagini
contrario l’obbligo di vigilare sulla sua tutela. Inoltre il sindaco ignorò anche una diffida inviatagli, all’epoca, dal direttore dell’ufficio tutela del paesaggio Adriano Oggiano. Il parcheggio venne anche realizzato con dimensioni doppie rispetto ad una successiva autorizzazione, che secondo il giudice non avrebbe in ogni caso sanato il precedente presunto illecito. Secondo l’ipotesi d’accusa, l’albergatrice avrebbe condizionato, con il suo ruolo di assessora, la scelta della giunta comunale, ottenendo il via libera al parcheggio nonostante le indicazioni di segno opposto dei funzionari provinciali competenti. «È indiscutibile — aveva scritto il giudice Pelino — che la scelta di abbattere un bosco nelle immediate vicinanze del lago abbia sacrificato il primario interesse paesistico a quello della sopravvivenza di un albergo storico».
Il terreno in questione, in base al Puc, era destinato a bosco all’interno di un parco naturale e assoggettato a tutti i vincoli ambientali del caso.