Rösch striglia Svp e Civiche «Si ricordino che hanno perso»
Paul Rösch esce allo scoperto con un comunicato piuttosto duro dopo il secondo turno di colloqui che è stato disertato dalle Civiche, e al quale la Svp ha invece partecipato cercando tuttavia di insistere sulla soluzione del governo a tre.
«I tre partiti — scrive Rösch parlando di Svp e delle due civiche — tornano sempre a ribadire che le trattative devono tener conto della volontà espressa dall’elettorato, ma dimenticano che quest’ultimo ha scelto me come sindaco e reso le liste che mi sostengono il gruppo più rappresentativo in Consiglio comunale». Rösch disconosce poi l’alleanza delle civiche: «Se davvero a loro, i cui portavoce finora si sono sempre presentati in formazione compatta quasi fossero del medesimo partito, sta a cuore la volontà degli elettori e delle elettrici e il bene della città e non il loro stesso potere, è questo il primo dato di fatto che devono accettare». Ed è conseguenza di questa affermazione il tentativo di Rösch, operato ieri ufficiosamente, di parlare separatamente con la Svp perché scarichi le Civiche e viceversa. Una politica dei due forni che Rösch giustifica così: «Se ora la Svp e le due liste civiche italiane si arrogano il diritto di condurre le trattative mettendo in atto tentativi di ricatto, calpestano la volontà degli elettori. Nella loro proposta, la lista del sindaco avrebbe tre seggi, mentre Svp, Alleanza per Merano e Civica per Merano ne avrebbero quattro e questo non è accettabile», sostiene il primo cittadino.
«Valiamo otto consiglieri, tanto quanto i Verdi e la Svp – dice Nerio Zaccaria (AxM) – e quindi vogliamo trattare alla pari». «I seminatori di zizzania saranno smentiti» gli fa eco Walter Taranto (Civica per Merano) che preconizza un’unione stabile e duratura «nel condurre la trattativa e anche oltre se andassimo all’opposizione». «La formula dei tre blocchi, ripetuta come un mantra da Svp, Alleanza per Merano e Civica per Merano — ribatte Rösch dal canto suo — è solo un tentativo, nonostante abbiano perduto le elezioni, di dare alla loro alleanza un seguito nel nuovo governo cittadino». Rösch auspica si mettano da parte schermaglie politiche e «giochetti» per evitare un commissariamento che «sarebbe l’ultima cosa di cui abbiamo bisogno in questa profonda crisi. Non ce lo possiamo permettere» conclude il sindaco. Ma all’orizzonte ci sono nubi su Merano e le schiarite non si intravvedono.