Piovano: «Un onore dirigere l’orchestra Haydn»
Il violoncellista propone a Silandro «La regina, la reine» del maestro austriaco e la sinfonia n.29 di Mozart
Unica data, domani alla Casa della Cultura di Silandro (ore 20) per l’orchestra Haydn. Ed è unica anche la direzione di Luigi Piovano, abruzzese, 51 anni, violoncello solista dell’orchestra di Santa Cecilia di Roma. Piovano non suonerà ma sarà sul podio per la Sinfonia n. 85 in si bemolle maggiore «La Reine» di Haydn, quindi con Mozart e la sua Sinfonia n. 29 in la maggiore, K 201.
Luigi Piovano si è formato sotto la guida di Radu Aldulescu. Dal 2005 suona stabilmente in duo con Antonio Pappano. Come solista ha suonato sotto la direzione di Chung, Menuhin, Nagano, Pappano, Pletnev. Da oltre vent’anni è primo violoncello solista dell’Orchestra di Santa Cecilia. Molto attivo anche come direttore, dal 2012 è direttore musicale dell’Orchestra Ico della Magna Grecia e dal 2013 è alla testa degli Archi di Santa Cecilia, con i quali ha pubblicato sei Cd. Fra i debutti imminenti, Tosca al Teatro Bellini di Catania e quello sul podio dell’Orchestra del Mozarteum di Salisburgo, nel 2022. Gli è stato di recente assegnato anche il Premio Unesco per la sua attività.
Maestro Piovano, lei dirigerà per la prima volta l’orchestra Haydn.
«Ne sono onorato ed emozionato. Oltre tutto, una trentina di anni fa ho fatto un provino da violoncellista proprio a Bolzano con questa orchestra. Vinse Alexander Biancotti, fior di violoncellista. Per un mese sono stato alla Haydn».
Che programma dirigerà?
«Anche di questo vado or85 goglioso. Ma pensi che, prima delle norme sul distanziamento anche a teatro avevamo previsto, con il direttore artistico Haydn Daniele Spini, di proporre la Pastorale di Beethoven con un gruppo di danzatori. Spero potremo farlo più in là».
E invece si concentrerà su Haydn e Mozart.
«Di Haydn ho subito proposto “La regina, la reine”, quella del resto preferita da Maria Antonietta, regina di Francia. La sinfonia numero è bellissima, spumeggiante e allegra. Una scelta anche per segnalare al pubblico che facciamo musica con responsabilità e rispetto del periodo difficile, ma quando possibile anche con il sorriso».
E poi Mozart con la Sinfonia n.29.
«Pagine famosissime che interpreteremo con grande piacere e coinvolgimento».
Lei non suonerà con la Haydn, ma ogni tanto suona il violoncello con Antonio Pappano (al piano), il suo direttore a Santa Cecilia.
«Abbiamo anche presentato, in queste settimane, il nostro nuovo Cd con concerti a Bologna e Padova. Un rapporto al quale tengo in modo speciale, ovviamente».
E come si guarda alla Haydn dall’osservatorio di Santa Cecilia?
«Con grandissimo rispetto. Come con grande responsabilità sono tra i molti che guardano al futuro della nostra musica se la politica italiana si deciderà a sostenerla in questo periodo così duro».