Corriere dell'Alto Adige

Missione bulgara per Sinner: obiettivo «top 40»

Il pusterese in tarda mattinata ritrova sul centrale dell’Arena Armeec, Marton Fucsovics

- di Francesco Barana

Clima da finale di stagione. Il circus tennistico, in attesa delle Atp Finals di Londra, chiude questa settimana a Sofia il 2020. Per Jannik Sinner l’Open Bulgaro (Atp 250, cemento indoor) è l’ultimo torneo dell’anno, fatta salva la sua possibile partecipaz­ione al Challenger di Ortisei la settimana prossima (si decide nei prossimi giorni). I

l pusterese, numero 44 del mondo, scende nel campo dell’Arena Armeec oggi in tarda mattinata (si parte alle 11, il suo è il secondo match sul Center Court) ritrovando Marton Fucsovics, da cui a gennaio aveva preso paga nel secondo turno degli Australian Open. L’ungherese, 28 anni, in classifica segue di poco (è numero 52), si preannunci­a dunque un match equilibrat­o. Sinner sul veloce indoor è favorito, ma Fucsovics è il classico giocatore con la caratteris­tiche per mettere in difficoltà il suo gioco di spinta.

In particolar­e con un consolidat­o rovescio in back, colpo che Jannik ha già mostrato di soffrire con più avversari e con lo stesso Fucsovics a Melbourne. Il gigante di Nyiregyhaz­a, poi, è giocatore solido, potente, geometrico e abile nell’attaccare dal fondo. Insomma un’altra prova di maturità per il 19enne di Sesto, tuttavia non insormonta­bile, a patto di saper disinnesca­re fin dai primi game il tennis simmetrico dell’avversario e produrre il proprio fatto di anticipi, contropied­i, piedi dentro il campo e pesantezza di palla.

A Sofia i quarti di finale sono obiettivo alla portata di Sinner. Che dovesse superare Fucsovics, poi giovedì avrebbe al lucky loser svizzero Huesler, 159 Atp, ripescato dopo il forfait di Travaglia e che ieri ha battuto sorprenden­temente il georgiano Basilashvi­li (39). Un turno abbastanza agevole. Gli affari tornerebbe­ro a farsi più seri appunto ai quarti contro (probabilme­nte) De Minaur, reduce da un’annata in chiaroscur­o ma pur sempre 25 del mondo e talento innato. Sarebbe tra l’altro una rivincita (per l’australian­o) delle Next

La grinta Jannik Sinner mostra il pugno dopo un punto vincente

Gen Finals di un anno fa. In un’eventuale semifinale Sinner potrebbe incrociare invece Shapovalov (12 Atp): questa sarebbe una sfida piena di fascino tra i due talenti più puri e forti tra i millennial­s.

Sinner per la verità ha tutte le carte in regola per arrivare

fino in fondo al Garanti Koza, spostato a novembre dal Covid (era tradiziona­lmente a febbraio) e per questo un po’ rabberciat­o da ritiri illustri, su tutti Bautista Agut, Monfils, Fognini. L’Open però gode di buon prestigio (nel 2019 vinse Medvedev) e in tabellone, oltre a Shapo, c’è l’altro canadese Auger-Aliassime.

Arrivare in finale aprirebbe le porte della top-40 a Sinner: sarebbe la ciliegina su un 2020 - per quanto per il circus tormentato dal Covid - per lui brillante sul piano agonistico. Dopo un avvio incerto a gennaio in Nuova Zelanda e Australia, il Baronetto Rosso infatti ha infilato risultati ragguardev­oli per un ragazzino solo al secondo anno da profession­ista ma già con gli occhi addosso dopo l’eclatante 2019. A febbraio i quarti di finale nel 500 di Rotterdam, prendendos­i lo scalpo di Goffin, allora nei primi dieci al mondo; poi, da agosto, gli ottavi in un Masters come gli Internazio­nali d’Italia, la semifinale nel 250 di Colonia persa con Zverev e soprattutt­o i quarti al Roland Garros. E altre vittime illustri, vedi Tsitsipas a Roma e lo stesso Zverev a Parigi.

L’avversario L’ungherese Fucsovics, 28 anni, in classifica segue di poco Sinner: è il numero 52

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