Caccia al nuovo sponsor: così il Palaonda cambierà nome
Comune, pronto il progetto da 13 milioni
BOLZANO Anche se di nuovo in emergenza per la seconda ondata di Covid-19, arrivano buone notizie per lo sport. Il Comune dà un’accelerata all’iter per la realizzazione della seconda pista di hockey al Palaonda, mentre la Seab, che gestirà l’impianto per altri 10 anni, è alla ricerca di uno sponsor che darà il nome alla struttura.
Tredici milioni di euro: è questo il costo del progetto per la realizzazione della seconda pista di ghiaccio al Palaonda, la cui struttura attuale si estende su una superficie di 1.800 metri quadri e offre fino a 7.800 posti a sedere su tribune mobili e fisse. Ieri la giunta, su proposta del vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici, Luis Walcher, ha approvato un promemoria (il terzo) per la realizzazione del progetto, il cui studio di fattibilità è stato redatto dall’architetto Stefano Lucchin.
«Adesso — sottolinea il sindaco Caramaschi — abbiamo intenzione di correre e, a breve, presenteremo una lettera alla Provincia per formalizzare richiesta del finanziamento al 50%, che si è impegnata di dare. Quindi andremo alla variazione del bilancio 2021 per continuare a procedere con l’iter». La seconda pista, che avrà le stesse dimensioni di quella attuale e a cui mancheranno solo le tribune, servirà per gli allenamenti è verrà incontro alla forte domanda di spazi delle società minori e dei gruppi giovanili. Oltre al promemoria per la seconda pista, la giunta ha approvato di dare il Palaonda in gestione alla Seab per altri 10 anni, dopo il parere positivo di un’agenzia di consulenza indipendente di Milano, che ha analizzato la gestione dell’impianto sportivo. Uno dei primo compiti della Seab, su incarico del Comune, sarà la ricerca di un nuovo sponsor, che riceverà i diritti sul nome della struttura. Il contratto avrà una durata di 5 anni e potrà essere esteso a 10 anni. Il nuovo sponsor darà il proprio nome alla struttura e potrà collocarlo sulla facciata principale dell’edificio, in via Galvani. Inoltre, riceverà il diritto esclusivo ad uno spazio pubblicitario sul monitor centrale durante tutte le partite di hockey.
Se in via Galvani si sorride, tra via San Quirino e via Thuille un po’ meno. O per meglio dire non lo fanno coloro che avevano raccolto le firme per chiedere la rimozione dei cancelli, fatti installare dai condomini di due palazzi, che chiudono il passaggio pedonale. Il Comune ha, infatti, deciso di non ricorrere al Consiglio di Stato dopo la sentenza del Tar che ha dato ragione ai proprietari dei condomini Thuille e Melissa. «Poche — spiega Caramaschi — le possibilità di vittoria». In un primo momento il Comune non si era opposto all’installazione dei cancelli, ma in seguito alla raccolta firme di protesta, ne aveva contestato i lavori. Con la decisione di ieri, di fatto, il Comune mette una pietra tombale sulla vicenda.