Area ex Cattoi, Hager gela la sindaca Santi: non vendiamo
«Per noi la vendita non è un’ipotesi». Heinz Peter, proprietario dell’area ex Cattoi di Riva del Garda, scarta la proposta del Comune.
«Alla proprietà dell’area sono state proposte due soluzioni: la vendita oppure la permuta». La novità, che cambia gli scenari della delicata partita dell’ex Cattoi, l’ha battuta in una nota ieri il Comune di Riva del Garda a commento di un incontro con la proprietà del terreno fronte lago. Ma la stessa proprietà rimanda subito indietro una delle opzioni: «Per noi la vendita non è un ipotesi» dichiara Heinz Peter Hager. Il destino della zona in riva al lago, in mano al commercialista bolzanino Hager e al socio arcense Paolo Signoretti e interessata da vari progetti di riqualificazione, rimane sospeso. Ad accompagnare la prima cittadina Cristina Santi, uscita vincitrice contro l’uscente Adalberto Mosaner al ballottaggio del 4 ottobre e primo sindaco di centrodestra del Comune gardesano, l’assessore all’urbanistica Mauro Malfer, ex rivale alle elezioni, e il consigliere di maggioranza Lorenzo Prati. «Vogliamo ribadire con forza quali sono i nostri obiettivi — spiegano il sindaco Santi e l’assessore Malfer — cioè arrivare all’acquisizione dell’area ex Cattoi e sancire la sua non edificabilità». Hanno inoltre aggiunto di stigmatizzare «le varie fake news che ancora circolano, a oltre un mese dalle elezioni, su questo tema», con riferimento alle proteste dei comitati ambientalisti che avevano cominciato a preoccuparsi di possibili edificazioni.
Il destino dell’area ex Cattoi è da anni uno dei temi scottanti del Garda trentino. Chiusi da decenni la falegnameria Cattoi e il locale Rosengarten, il luogo è rimasto pressoché abbandonato per molto tempo, tra le sponde del lago e il trafficato viale Rovereto. Nel 2017 la zona, oltre 15mila metri quadrati, veniva acquistata per 5 milioni di euro da una cordata capitanata da Hager e Signoretti. Da allora è iniziato un braccio di ferro senza esclusione di colpi con l’amministrazione comunale del precedente sindaco Mosaner su quale progetto di riqualificazione approvare per l’area, se uno privato con edificazioni a scopo commerciale e residenziale o uno interamente pubblico, con anche i cittadini mobilitati in comitati civici e raccolte firme. La lotta divenne nota anche per la «sfida dei parcheggi», nella quale la proprietà lasciava liberi i turisti di parcheggiare gratuitamente in riva al lago sul loro terreno, ma come reazione la municipale era pronta a multarli all’uscita, in quanto transitavano obbligatoriamente o per una via chiusa al traffico o sopra una ciclabile, con strascico di polemiche politiche e supposti danni d’immagine al turismo. Ora, uscito di scena uno dei contendenti, si troverà forse una soluzione buona per tutti.