Vacanze finite, rientro tra speranze e timori
Tra incertezze e preoccupazioni dei genitori, ieri hanno riaperto le scuole dopo le ferie di Ognissanti. Una mamma: «Questa situazione sta creando ansia ai bambini».
BOLZANO Scuole riaperte, ma ancora tante incertezze fra i genitori. La recente dichiarazione dell’Alto Adige quale «zona rossa» non ha fermato la riapertura delle scuole: le lezioni in presenza saranno infatti garantite nelle scuole materne, elementari e per la prima classe delle medie. Dai 6 anni in poi sarà obbligatorio indossare la mascherina anche durante le lezioni. Per seconda e terza media, nonché per tutte le superiori e per l’università, la didattica a distanza coprirà il 100% delle ore di lezione. Dopo le ferie di Ognissanti, era tanta la voglia di ritornare a scuola da parte dei bambini. Fuori dai cancelli scolastici, gli ingressi sono contingentati per classe, ma è difficile evitare gli assembramenti.
A pochi metri dalla scuola i genitori controllano se il proprio figlio indossa bene la mascherina. I bambini si guardano intorno un po’ increduli della situazione, si
Una madre «Il vero pericolo è ritrovarsi al parco»
raccontano di quello che hanno fatto durante le vacanze. Tuttavia, parecchi genitori sembrano molto preoccupati dagli effetti psicologici che questa fase avrà sui bambini. Ansia e depressione sembrano essere dei nemici: «Chiuderanno sicuramente le scuole, perché non è la situazione migliore — afferma Sandra, mamma di due ragazzi di scuola media — A causa di queste condizioni, a mio figlio è stato diagnosticato il disturbo d’ansia da malattia». Dello stesso problema anche il bimbo di Maria Rosaria: «Soffre di ansia e di paura. Gli alunni non riescono a fare lezione per l’agitazione. A questo punto è meglio chiudere le scuole finché non si alleggerisca il contagio». E la mascherina? «È doveroso portarla anche se sono contrariato perché si respira la propria anidride carbonica» riflette un padre, Roberto Piras. «Purtroppo, bisogna indossarla — dice la mamma Michela — Ormai i bimbi sono pronti, conoscono bene la situazione». Molti altri genitori però protestano contro l’obbligo di mascherina, rifiutandosi di far andare i propri figli a scuola. Secondo questi, nessun bambino dovrebbe essere costretto a indossare una maschera per cinque ore di fila: «Le scuole sono a norma, le aule vengono arieggiate, c’è distanziamento — si lamenta mamma Cinzia — Servirebbe un po’ di tolleranza. Il parco è il problema, perché si crea assembramento». Oggi intanto la giunta provinciale potrebbe decidere misure anti-Covid più stringenti, tra cui la chiusura totale delle scuole.