«Il caffè? Così non ha senso»
La barista Mattei: col lockdown meglio chiudere il bar
BOLZANO «Sono venuta a spegnere la macchina del caffè perché così non ha senso». Ha iniziato così, ieri mattina all’alba, un videomessaggio su Facebook Roberta Mattei, titolare del noto omonimo caffè in piazza della Parrocchia a Bolzano. Un sostanziale gettare la spugna dopo l’ultima ordinanza provinciale. «Il documento dell’amministrazione stabilisce che non si possono consumare cibi e bevande negli spazi pubblici e quindi, automaticamente, niente caffè. Aspetteremo tempi migliori perché chi è che viene a prendersi una tazzina di caffè per andare a casa a berla? Bastano due passi ed è già freddo. Lavorare così ha poco senso». Fino al 22 novembre il locale abbassa le serrande. «Ora spero di non vedere le persone che vanno a mangiare in altri locali vicini e poi si siedono sulle mie sedie». Mattei, poi, racconta un episodio che l’ha amareggiata: «L’altro giorno alle 7 di mattina due poliziotti hanno controllato un cliente che da solo si beveva un caffè sulla porta del bar. Certo, loro stavano facendo il loro lavoro perché se è vietato è giusto far rispettare le regole ma di sicuro quel singolo anziano non stava facendo assembramento. Va anche detto che noi baristi, dal bancone, difficilmente riusciamo a controllare queste situazioni. Nel caso questo signore abbia preso la sanzione (dubito ma non ne sono sicura) lo invito a venire qui al bar che l’ammenda la saldo io».