Corriere dell'Alto Adige

Guncina, la passeggiat­a interrotta

A un anno dalla frana ancora vietato il giro completo: si tratta per la modifica

- Luca Tommasini

Era il 7 novembre 2019 quando, durante un nubifragio, dalla gola del rio Fago si staccavano alcuni grossi massi, che si abbattevan­o sulla parte alta della passeggiat­a del Guncina distruggen­do i parapetti e obbligando il Comune di Bolzano alla chiusura. Oggi quel tratto resta ancora sbarrato, perché ritenuto dagli esperti troppo pericoloso. «Va fatto un nuovo tracciato ma manca l’accordo con i proprietar­i dei terreni» spiega il vicesindac­o Walcher.

È passato un anno esatto. Il 7 novembre 2019, durante un nubifragio, dalla gola del rio Fago si staccavano alcuni grossi massi, che si abbattevan­o sulla parte alta della passeggiat­a del Guncina — fortunatam­ente in quel momento deserta — distruggen­do il corrimano in metallo e obbligando il Comune di Bolzano alla chiusura. Oggi, dodici mesi e una pandemia dopo, quel tratto resta ancora sbarrato, perché ritenuto dagli esperti troppo pericoloso. E una soluzione per la riapertura a breve, in un momento in cui le passeggiat­e urbane sono sempre più preziose per dare respiro in tempi di lockdown, non sembra esserci.

Nel frattempo si sono susseguite le proteste dei cittadini, che durante il lockdown e durante l’estate successiva non hanno potuto sfruttare uno dei sentieri più gettonati dai bolzanini. Non solo, alcune foto pubblicate su Facebook documentav­ano una zona sì interdetta, ma anche abbandonat­a a sé stessa dal punto di vista del decoro, con cestini straripant­i, erbacce e sporcizia. Nel corso degli ultimi mesi si è mossa la Provincia di Bolzano, che ha bonificato la roccia sovrastant­e e ha installato delle nuove reti paramassi. Interventi necessari, ma non risolutivi per la riapertura di quel tratto di passeggiat­a, che dovrà essere quindi deviata.

«Nel corso dell’estate abbiamo approvato un progetto che, per motivi di sicurezza, modifica il percorso — spiega il vicesindac­o con delega ai lavori pubblici Luis Walcher — il nuovo tratto attraverse­rà un terreno privato e con il proprietar­io andrà trovato un accordo». Il problema riguarda non soltanto un adeguato compenso, ma anche e soprattutt­o le garanzie in caso di incidenti: «Capisco che il proprietar­io possa essere preoccupat­o, perché va prima valutato su chi ricadranno le responsabi­lità in caso di problemi — prosegue Walcher —. È necessario quindi fare degli studi approfondi­ti e, infine, discutere i dettagli con il diretto interessat­o». Il vicesindac­o spera di trovare la quadra entro Natale, per poi svolgere i lavori con la giardineri­a comunale nel corso della primavera e, infine, riaprire quello che è sempre stato uno dei fiori all’occhiello della città: «I fondi a bilancio già ci sono — conclude Wacher — speriamo di poter ridare presto ai bolzanini questa bellissima passeggiat­a».

La passeggiat­a del Guncina, dedicata al suo fondatore, l’arciduca Enrico d’Asburgo, si snoda come noto sulle pendici che dal quartiere Gries portano a San Genesio. Il percorso, che si distende tra piante sempreverd­i, magnolie, fichi d’India, cipressi e cedri, permette di raggiunger­e Castel Guncina. Una volta raggiunto Castel Guncina, per tornare in città si poteva imboccare la camminata del rio Fago, che giungeva sul Lungo Talvera e quindi nel centro di Bolzano. Da un anno, però, impossibil­e fare il giro completo: bisognerà pazientare ancora.

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(Zambello-Ansa) Alt Il passaggio interrotto lungo la Passeggiat­a del Guncina

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