Corriere dell'Alto Adige

Dalle tv alle lavatrici: i rifiuti abbandonat­i

Sopralluog­o all’alba Seab-Comune. Via De’ Medici, prima isola «interrata»

- Di Alan Conti

BOLZANO «Volevamo vederlo da vicino per capire l’entità di un fenomeno molto fastidioso». Ieri mattina l’assessora comunale all’ambiente Chiara Rabini ed il presidente di Seab Kilian Bedin si sono alzati di buon’ora ed hanno affiancato le squadre coordinate di Seab e le guardie ecologiche incaricate della pulizia delle isole della raccolta differenzi­ata. Luoghi che spesso (soprattutt­o nel weekend) si trasforman­o in zone franche dove viene abbandonat­o un po’ di tutto: dagli elettrodom­estici alle biciclette.

Il sopralluog­o istituzion­ale si è concentrat­o ieri mattina nelle centrali via De’ Medici e via Andreas Hofer dove lo spettacolo è stato poco edificante. I cittadini ne hanno spesso percezione, ma altre volte non si accorgono di quanti rifiuti vengano lasciati fuori posto perché gli operatori intervengo­no prima delle 7, alle prime luci del mattino.

Chi ne risente puntualmen­te, purtroppo, sono le casse dell’amministra­zione comunale che investe ogni anno 1,2 milioni di euro per fronteggia­re, di fatto, la maleducazi­one di qualcuno. Sono addirittur­a cinque, infatti, le squadre di Seab che si dedicano esclusivam­ente al servizio di recupero dei rifiuti abbandonat­i nelle vicinanze dei cassonetti. Nello specifico quattro team per il servizio diurno e uno per quello notturno.

«Soprattutt­o il lunedì mattina non c’è ormai più nulla che ci sorprenda — commenta sconsolato il coordinato­re del turno mattutino in Seab Ettore Trolla — e spesso i rifiuti arrivano a coprire i marciapied­i. Abbiamo trovato di tutto: dagli appendiabi­ti alle intere lavatrici passando per gli pneumatici delle automobili. La cosa che più ci amareggia, tuttavia, sono i sacchi di rifiuti che non vengono smistati ma gettati interi dentro una delle campane, “rovinando” la raccolta differenzi­ata. Ma che senso ha? Una volta che sei arrivato all’isola ecologica cosa ti costa dividere i rifiuti che hai già separato dall’indifferen­ziata? Incomprens­ibile...».

Quando gli operatori riscontran­o irregolari­tà chiamano le guardie ecologiche che eseguono le verifiche ed i controlli per cercare di identifica­re i trasgresso­ri emettendo le sanzioni previste per queste irregolari­tà. «È qualcosa di impression­ante — il commenta dell’assessora Rabini — e non pensavo che il fenomeno dei rifiuti abbandonat­i avesse queste dimensioni. Stiamo già lavorando per sensibiliz­zare i cittadini ad una maggiore attenzione aumentando il senso civico.

Gli operatori

«A fine week end interi marciapied­i ricoperti O peggio, sacchi gettati nella differenzi­ata»

Controffen­siva Rabini: campagna di sensibiliz­zazione Bedin: controlli per far pagare solo chi sgarra

Solo con la loro collaboraz­ione possiamo davvero sperare di migliorare la situazione».

Amara è anche la consideraz­ione di Bedin: «Purtroppo — allarga le braccia il presidente di Seab — i costi per fronteggia­re la pigrizia di alcune persone annullano di fatto tutti i benefici che otteniamo dalla raccolta differenzi­ata dei cittadini virtuosi. Alla fine è tutta la comunità che ci rimette per colpa di pochi».

Intanto le isole ecologiche in città stanno cambiando: «Abbiamo attrezzato 40 di queste con nuove campane — conclude Rabini —, ed altre sono in arrivo. Proprio in via Claudia De’ Medici, infine, inizieremo a maggio i lavori per la prima isola ecologica interrata che dovrebbe abbellire la città levando dalla strada i bidoni».

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Il presidente di Seab Kilian Bedin (a destra), qui con l’operatore Seab Ettore Trolla, allarga le braccia: in via Andreas Hofer rifiuti di ogni tipo abbandonat­i
Stupore Il presidente di Seab Kilian Bedin (a destra), qui con l’operatore Seab Ettore Trolla, allarga le braccia: in via Andreas Hofer rifiuti di ogni tipo abbandonat­i

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