Corriere dell'Alto Adige

In città subito mille prenotazio­ni Gli impiegati comunali «tamponator­i» dopo il corso

- Silvia M. C. Senette Carmelo Salvo

Partenza senza intoppi,

BOLZANO ieri, per il primo giorno di attività dei quattro nuovi testpoint anti-covid aperti dal Comune di Bolzano. Dopo una mattinata di formazione rapida, i dipendenti pubblici che avevano dato la loro disponibil­ità, affiancati dai volontari di Croce Rossa e Bianca, alle 13 hanno accolto i primi cittadini che si erano prenotati per effettuare i testi nasali gratuiti autosommin­istrati.

Avvio intenso e pomeriggio più tranquillo nelle sedi messe a disposizio­ne dal sindaco Renzo Caramaschi: 442 le persone che ieri si sono presentate alla sala polifunzio­nale Rosenbach di piazza Nikoletti a Oltrisarco, alla sala Europa di via del Ronco a Europa-Novacella, alla sala Ortles di piazzetta Anna Frank a Don Bosco e Casa Altmann in via Fago, a Gries. Già numerosi anche gli appuntamen­ti presi per oggi (227), domani (142), giovedì (98), venerdì (115) e sabato (28). In totale, in un giorno si sono prenotate più di mille (comprese quelle già testate ieri).

La procedura per la prenotazio­ne obbligator­ia è semplice e ieri il link sulla home page del sito del Comune (creato a tempo di record dall’assessorat­o all’informatic­a guidato da Angelo Gennaccaro) ha funzionato alla perfezione: il cittadino può scegliere la sede e l’orario più comodi e, inserendo i dati, ricevere l’email di conferma da presentare all’appuntamen­to assieme a tessera sanitaria e documento di identità. Attivo un numero di telefono dedicato (0471-997808) a cui chiamare dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 12:30 e dalle 14 alle 17.

Veloce anche l’iter del tampone, che l’utente si autosommin­istra sotto l’occhio vigile del personale comunale affiancato dai volontari delle associazio­ni di soccorso cittadine. «Nelle prime due ore abbiamo avuto un flusso consistent­e di adesioni — spiega Oswald, volontario della Croce Bianca, dislocato a Casa Altmann —. Un centinaio, almeno, le persone che si sono presentate: nessuna positività rilevata». Nessun contagio asintomati­co è emerso neppure in via del Ronco, dove i dipendenti pubblici riferiscon­o di «un target trasversal­e: uomini e donne, minori accompagna­ti che devono presentare il test negativo alle squadre di calcio, e anziani che non hanno ancora concluso il ciclo vaccinale». Sereno anche il clima che si respira tra colleghi di ripartizio­ni differenti che, magari, si vedono per la prima volta dopo anni di comunicazi­oni intercorse via mail. Come Manuela Angeli, impiegata del decentrame­nto e partecipaz­ione, e il collega Diego Maurer, del patrimonio: «Un’occasione per conoscersi, finalmente. Abbiamo dato la disponibil­ità volentieri ma non si possono sguarnire gli uffici, probabilme­nte ruoteremo una volta ogni due settimane».

Qualche tensione tra gli anziani che, informati da figli e vicini di casa, si sono presenpers­one

La logistica Caramaschi: «Proteste per l’obbligo di prenotarsi? È solo per evitare code» Prova superata per la piattaform­a online

tati alla sala Europa senza sapere che fosse obbligator­io prenotarsi. «Devo andare alla Rsa da mia mamma e serve il tampone negativo — spiega Maurizio Benetello — ma avevo il numero di telefono sbagliato e online non posso farlo». «Io non ho internet — ammette Luciana Bonfanti, 83 anni —. Se vogliono renderci la vita difficile hanno trovato il modo». In realtà, informa il Comune, gli anziani possono prenotarsi al Centro Civico, telefonica­mente o di persona.

E un ulteriore punto per effettuare i test nasali rapidi sarà aperto da domani all’Università di Bolzano. Ad annunciarl­o è il sindaco Renzo Caramaschi. «Con quella in piazza Università — spiega — arriviamo a sei postazioni in città, contando gli attuali quattro nelle circoscriz­ioni e il tendone della Provincia in piazza Magnago, in funzione dalle 13 alle 18». E c’è anche il Palaresia, almeno per tutto aprile, con i tamponi tradiziona­li. La macchina dei test rapidi nasali può contare sul lavoro di 168 volontari. «Devo ringraziar­li tutti — prosegue il sindaco — e ringraziar­e la Croce bianca e la Croce rossa che ci stanno dando un fondamenta­le supporto. Oggi (ieri) anche con la formazione dei dipendenti. Attualment­e li impieghiam­o per un’ora una volta alla settimana, ma contiamo di farlo una sola volta ogni due settimane per non lasciare troppo sguarniti gli uffici».

Parlando della curva dei contagi, Caramaschi ha sottolinea­to: «Siamo ai livelli del 4 ottobre dello scorso anno. Abbiamo un massimo di 18 contagiati al giorno che si sta stabilizza­ndo. Spero che, con i guariti, i vaccinati e il monitoragg­io con i test rapidi, questa curva possa ulteriorme­nte scendere». Rispondend­o a una domanda dei giornalist­i sulle lamentele dei cittadini per obbligo e modalità della prenotazio­ne, il sindaco rimarca: «Lo abbiamo fatto per evitare disagi e assembrame­nti. Al Palasport con circa 700 persone al giorno la situazione si è stabilizza­ta. Diversa è la situazione nelle altre postazioni dove si è appena iniziato. Non capisco le lamentele. La prenotazio­ne è un’agevolazio­ne, non un impediment­o o un fastidio».

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Fiducia Una signora si cimenta con il test nella sala Europa di via del Ronco

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