Via della Vigna, duello sullo stop «stagionale»
Il piano: nuova ciclabile alternativa, sì ai pedoni ma con controlli e stop stagionale
BOLZANO Il lockdown, soprattutto nelle settimane in cui non era consentito uscire dal Comune, ha visto tanti bolzanini «sciamare» a piedi e in bici nell strade del cuneo verde per prendere una boccata d’aria. Ma presto via della Vigna (dove da anni una sbarra preclude l’accesso all’ospedale) rischia di diventare completamente off limits per i non residenti. «La moratoria concessa dal Consorzio dei contadini sta per finire» ammette l’assessore al patrimonio Stefano Fattor. Per evitare dunque che venga chiuso anche il cancello già installato verso via Mendola bisogna al più presto trovare una soluzione.
Se n’è discusso ieri in consiglio comunale, su richiesta di Claudio della Ratta (Lista Zanin) e di Marco Galateo (Fratelli d’Italia), che sul tema ha presentato una mozione. L’occasione è stata colta da Fattor — l’assessore che nella giunta Caramaschi ha preso in mano la patata bollente — per aggiornare sulla trattativa tar Comune e Consorzio, non ancora chiusa. Il piano dell’esponente Pd prevede tre punti: Il primo: creazione di un percorso ciclabile alternativo con esproprio dei vigneti per una fascia di 7 metri dietro le caserme Huber. Tale percorso (1.400 metri) partendo da via della Mendola si innesterebbe nella pedociclabile che da Prati di Gries porta all’ospedale. Secondo punto: via della Vigna resterebbe aperta ma solo per uso solo pedonale (niente bici), con chiusura stagionale. E qui iniziano i problemi: il Pd propone uno stop non oltre i 60 giorni all’anno, durante i trattamenti agricoli più pesanti, mentre il vicesindaco Luis Walcher e la Svp vorrebbero chiudere per sei mesi. Terzo e ultimo punto: per un periodo «congruo» un vigile a piedi girerà, specie nei weekend, per verificare il rispetto delle regole di convivenza, e verrà stipulata un’assicurazione aggiuntiva in caso di incidenti
«Troveremo un punto di incontro, sono fiducioso» riferisce Fattor che rivela anche la spaccatura all’interno del Consorzio: i giovani sono per chiudere ai non residenti, i soci «anziani» più inclini al compromesso. A fine maggio ci sarà il rinnovo del cda, passaggio che potrebbe essere decisivo in un senso o nell’altro. «È giusto trovare un modo per non escludere i bolzanini dal cuneo verde» conclude Della Ratta.