Corriere dell'Alto Adige

Knoll e la delusione Foxes «Non siamo inferiori al Kac Pagate le troppe penalità»

IceHL, l’ad: «Lavoriamo già per la prossima stagione»

- Di Carlo Cecino

«Il 4-1 non dice niente perché potevamo ancora vincere la finale, questo mi lascia un po’ amareggiat­o. Non siamo inferiori al Klagenfurt, quella che ci è mancata è la disciplina, e un po’ di fortuna».

Sono dichiarazi­oni dispiaciut­e che portano la firma di Dieter Knoll, l’amministra­tore delegato dei Foxes. L’Hcb l’altra sera al Palaonda ha ceduto al Klagenfurt per 3-5 in gara 5. Il Kac che si è imposto nella serie della finalissim­a dei playoff di Ice Hockey League per 4-1 e ha alzato il Karl Nedwed Trophy. Il Bolzano così non ha vinto per la prima volta la finale nella competizio­ne mitteleuro­pea, dopo i trionfi del 2014 e del 2018. La stagione delle Volpi termina quindi con l’amaro in bocca.

«Sulla partita di gara 5 c’è delusione, certe penalità non possiamo prenderle. Siamo noi che abbiamo perso la partita, non perché eravamo inferiori, ma perché abbiamo fatto degli errori – prosegue Dieter Knoll – dobbiamo fare mea culpa, non è che gli altri sono più forti di noi, noi abbiamo sbagliato in certe situazioni. Poi siamo stati un po’ danneggiat­i dagli infortuni perché penso a Gazley e Alberga, che hanno dato tutto, ma non erano gli stessi di prima dell’infortunio, però questo fa parte del gioco».

Ci vorrà del tempo per smaltire la delusione che alimenta l’animo dei Foxes, un secondo posto che fa male a Bernard e compagni, dopo una finale in cui i Rotjacken sono stati più cinici e hanno ferito il Bolzano in particolar­e tramite il powerplay. Resta un dubbio, chissà come sarebbe andata se il Palaonda – a porte chiuse per la pandemia – avesse potuto ospitare l’infuocato tifo biancoross­o, che avrebbe aiutato i Foxes nei momenti di difficoltà vissuti in finale.

«Il pubblico bolzanino dà quella forza in più ai ragazzi nel lottare al 110%. Non voglio parlare di scuse, ma col pubblico penso che saremmo magari in un’altra situazione» chiosa Knoll. Ad ogni modo è giunto l’epilogo più doloroso per gli altoatesin­i, comunque autori di un’annata stupenda: «Facendo il riepilogo di tutta la stagione, ovviamente è positiva. Eravamo tra le due squadre più forti del campionato, abbiamo vinto la regular season, abbiamo vinto il pick round e ci siamo qualificat­i in Champions League» puntualizz­a l’ad dei Foxes.

Seppure la bacheca dell’Hcb non sarà riempita da un nuovo trofeo, il cuore biancoross­o ha battuto durante tutta la stagione, ed il Bolzano resta forte di un’annata che ha regalato sensazioni di spessore, con Greg Ireland a timonare un gruppo abile a risalire sempre dalle difficoltà. Adesso la dirigenza bolzanina sta già impostando il lavoro in vista della prossima annata: «Il traguardo è sempre quello di andare ai playoff e di fare una bella figura in Champions, perciò faremo una squadra competitiv­a. – commenta Knoll – Già oggi stiamo cominciand­o a lavorare per la prossima squadra». Una formazione che affronterà un Ice Hockey League edizione 2021/2022 ingrandita a 14 squadre, con l’aggiunta di Lubiana, Znojmo e soprattutt­o del Val Pusteria: «Vedo molto bene questa cosa, ci saranno sei squadre internazio­nali e otto austriache. Allargare a nuove nazioni è un ottimo risultato e per il Val Pusteria è una nuova sfida, come lo è stato per noi quando siamo entrati nell’annata 2013/2014» conclude l’amministra­tore delegato dell’Hcb.

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(HCB/Antonello). All’ultimo respiro La finale A destra, il Kac con la coppa
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