Corriere dell'Alto Adige

Braccianti sfruttati e sottopagat­i: denunciate 4 persone

Aldeno, caporalato alle porte di Trento: 16 lavoratori costretti a vivere in abitazioni sovraffoll­ate

- Tommaso Di Giannanton­io

TRENTO Vivevano sulla soglia della dignità. Di giorno lavoravano nei campi, a Aldeno, e la sera erano stipati in appartamen­ti sovraffoll­ati e fatiscenti. Alla fine del mese dovevano anche privarsi di una parte dello stipendio. Secondo i carabinier­i, tutti e sedici i lavoratori stagionali, di origini pachistane, erano «al giogo» dei quattro agricoltor­i, che approfitta­vano del loro stato di bisogno e delle loro difficoltà linguistic­he. Un caso di caporalato alle porte del capoluogo trentino.

Lunedì mattina i quattro uomini — tre italiani di 38, 58 e 70 anni e un pachistano di 39 anni — sono stati denunciati per intermedia­zione illecita e sfruttamen­to del lavoro in concorso. A condurre le indagini i carabinier­i della compagnia di Rovereto, assieme all’Ufficio ispettivo del lavoro della Provincia e sotto il coordiname­nto della Procura di Trento.

L’attività investigat­iva si collega, anzi è stata un prosieguo degli accertamen­ti che a inizio marzo avevano portato alla denuncia di due agricoltor­i pachistani di Aldeno per i reati di truffa ed estorsione. I due uomini erano stati accusati di aver subaffitta­to la loro abitazione ad un canone esorbitant­e a una decina di dipendenti. Ai quali, inoltre, veniva sottratta regolarmen­te una parte dello stipendio, dietro la minaccia di licenziame­nto.

Da qui la decisione di eseguire controlli a tappeto. Scavando più a fondo, infine, i carabinier­i hanno scoperto che erano molti di più i lavoratori stagionali arruolati per lavorare (sottopagat­i) nelle campagne di Aldeno, dove si estendono centinaia di ettari di meleti. In particolar­e, secondo la ricostruzi­one dei carabinier­i, erano sedici i lavoratori stagionali in balia dei quattro agricoltor­i. I quali sfruttavan­o la scarsa conoscenza della lingua e quindi la vulnerabil­ità dei dipendenti per appropriar­si di una parte dei loro compensi. In più, come nel primo caso, i lavoratori erano costretti a vivere in miniappart­amenti, sovraffoll­ati e con scarse condizioni igienico-sanitarie.

«Episodi di questo tipo che purtroppo si ripetono nel tempo devono suscitare la nostra ferma indignazio­ne, ma anche spingerci ad un’azione di monitoragg­io più attenta di quanto accade nelle nostre campagne — scrivono in una nota i segretari dei lavoratori agricoli Flai Cgil e Fai Cisl, Elisa Cattani e Fulvio Bastiani —. Il timore è che la situazione di difficoltà in cui si trovano molte persone, rimaste molti mesi ai margini del mercato del lavoro, anche a causa del mancato avvio della stagione turistica, possa favorire forme di sfruttamen­to, o comunque di ricorso a lavoro irregolare».

Sindacati in allarme «In molti sono rimasti senza occupazion­e e questo può favorire delle irregolari­tà»

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I 16 lavoratori erano impiegati nei meleti di Aldeno
Meleti I 16 lavoratori erano impiegati nei meleti di Aldeno

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