Oberrauch «Virtus ti salverai Sebastiani? Forte»
Il presidente biancorosso è ottimista sul campionato: «E i 400 ragazzi delle giovanili sono il nostro futuro»
Riprenderà il 5 maggio il campionato di serie D, sospeso due settimane fa per consentire la disputa delle tante partite di recupero che via via si erano accumulate a causa del dilagare della pandemia anche negli spogliatoi delle società calcistiche. In casa Virtus Bolzano, l’allenatore Alfredo Sebastiani e i giocatori stanno preparando al meglio il rush finale. La formazione biancorossa nelle otto partite che mancano alla fine cercherà di risalire la classifica dal quart’ultimo posto per agguantare la salvezza diretta, distante ora quattro lunghezze. È un obiettivo a cui crede fermamente il presidente Robert Oberrauch, 55 anni, imprenditore e in passato un giocatore di hockey su ghiaccio nelle file del Bolzano e della nazionale azzurra.
Presidente, aveva previsto una stagione così difficile per la Virtus Bolzano?
«No, così dura assolutamente no. C’è stato pure il Covid che ha colpito diversi nostri giocatori, anche se lo stesso problema si è manifestato in tutte le squadra del nostro girone e degli altri gironi di serie D. Ma in verità ha toccato tutti i campionati e tutti gli sport. Quello che probabilmente ha pesato tanto quest’anno sono le molte partite infrasettimanali che sono state giocate, soprattutto i recuperi che abbiamo dovuto sostenere. In serie D i giocatori durante la giornata lavorano e dunque non hanno tutto quel tempo per recuperare da fatiche supplementari che viceversa hanno invece gli altri. Questo è un campionato dove ci sono tante squadre di buon livello».
È ottimista per la salvezza?
«Molto ottimista, credo che abbiamo una squadra forte, che ha meno punti in classifica di quello che è il suo valore, però questa è la situazione e dobbiamo prenderne atto, ora dobbiamo vincerne almeno cinque o sei delle otto gare che mancano, cercando di raggiungere la salvezza diretta perché l’eventuale playout è un terno al lotto in una partita secca».
La prossima settimana dovrebbe esserci la conferma del cambio di format per questa stagione: solo tre retrocessioni e non quattro, con l’ultima giù direttamente, scatterebbero i playout dalla penultima alla quint’ultima, la sest’ultima si salva.
La Virtus non dovrà sbagliare e conquistare due successi nelle prossime due gare contro Este e Ambrosiana, due dirette concorrenti per la permanenza in categoria.
«Assolutamente sì, nelle ultime gare abbiamo perso punti in modo un po’ ingenua, tante volte recriminiamo confrontando quanto di buono abbiamo fatto nelle scorse stagioni, dobbiamo avere tutti i giocatori sani così come in questo momento e giocare come i ragazzi sanno fare, e allora le vittorie arriveranno».
Quanto è importante mantenere la serie D per una società come la Virtus Bolzano?
«È molto importante perché dietro la prima squadra abbiamo un movimento con circa 400 ragazzini e poi c’è il rapporto di collaborazione con l’Alto Adige, che funziona benissimo con noi in questa categoria. Retrocedere significherebbe entrare in un mondo diverso, tra serie D ed Eccellenza c’è più di una serie: tra l’altro, l’anno prossimo festeggerò il decimo anno da presidente e mi seccherebbe non essere in D. Ai giocatori l’ho detto chiaramente: “Non fate scherzi”».
Visti i risultati non certo positivi ottenuti sul campo, ha mai pensato di esonerare Sebastiani?
«Mai, conosco le qualità del nostro allenatore e non mi agito. Sono calmo come quei rigoristi pronti ad andare sul dischetto al 90’ sullo 0-0. Alfredo ha una marcia in più rispetto non solo a quelli della sua categoria, ma anche di buona parte di quelli della serie superiore. La regola per la quale si cambia allenatore se la squadra va male la trovo un po’ da perdenti, i risultati sono un indice di come vanno le cose, ma certamente bisogna guardare la situazione a più ampio raggio, in particolare se parliamo di un tecnico che è con noi da tanti anni come lo è Sebastiani».
Ha la speranza di rivedere il pubblico in tribuna prima della fine del campionato, la cui ultima giornata è fissata per il 13 giugno?
«Non è piacevole vedere l’Internorm Arena completamente vuota quando giochiamo in casa. Fa sicuramente più piacere vedere gli spalti pieni, mi stupirebbe però se ciò accadesse in questa stagione».
La stagione
I recuperi mettono in difficoltà i calciatori-lavoratori della D
Avversari
Con Este e Ambrosiana non possiamo perdere punti
Il pubblico
Non credo che i tifosi torneranno allo stadio neanche a giugno