Turismo, la ripartenza «Test anche in albergo»
Idm lancia la campagna per attirare nuovi visitatori La Cna: il coprifuoco può compromettere la stagione
Test nasali negli alberghi e una campagna di comunicazione che punti sul binomio sicurezza e libertà. Così l’Alto Adige si prepara alla stagione estiva. «La legge consente di accogliere solo i testati, daremo la possibilità agli hotel di fare i test all’interno» spiega l’assessore al Turismo Arnold Schuler. Intanto Idm lancia una campagna anche sui social per attrarre ospiti più giovani. «L’anno scorso tanti sono venuti per la prima volta» spiega il responsabile marketing di Idm, Wolfgang Töchterle. La Cna: «Via il coprifuoco».
BOLZANO Tamponi negli hotel e una strategia di comunicazione che punta ad attrarre turisti facendo leva sulla voglia di libertà. La Provincia si prepara alla ripartenza del turismo con una strategia a tutto tondo. Con la speranza che presto possano riaprire le frontiere per dare ossigeno ad un settore fondamentale per l’economia altoatesina.
Le cifre
Il bollettino delle ultime 24 ore indica un solo decesso e 106 nuovi contagiati individuati grazie a 1.162 tamponi molecolari e oltre 10mila test antigenici rapidi. Il numero di casi attivi rimane stabile a 1.200 perché ieri sono stati dichiarate guarite 105 persone. Stabili anche i ricoveri: 65 pazienti sono nei sette ospedali, 21 nelle cliniche private e uno nella base di Colle Isarco mentre la struttura di Sarnes è ormai vuota. Stabile anche la situazione nelle terapie intensive dove, al momento, sono ricoverati solamente dieci pazienti.
Sul fronte dello screening provinciale sono stati effettuati 25.936 test, di cui 83 positivi ora in attesa di conferma. Nelle scuole invece ne sono stati effettuati 257.980: 277 sono risultati positivi, di cui 130 confermati mentre 86 erano falsi positivi. Ancora 61 i test in attesa di conferma.
Gli alberghi
In attesa che il turismo riparta, alberghi e strutture ricettive si stanno organizzando. Dopo la delibera che autorizza la Provincia a cedere alle associazioni di categoria i test nasali, dovrebbe arrivare un secondo provvedimento che autorizzerà i test all’interno delle strutture ricettive e fisserà anche le regole per i tamponi.
Presto i turisti potrebbero trovare in albergo un kit per i test nasali. La Provincia infatti sta preparando u na delibera per consentire anche alle strutture ricettive di effettuare i tamponcini nasali in modo da consentire agli alberghi di essere in regola. «L’ultimo decreto Draghi ha previsto l’obbligo di test per accedere alle strutture ricettive ma può accadere che qualcuno arrivi la sera senza il test. In questo caso l’albergo potrà fare una verifica» spiega l’assessore al turismo Arnold Schuler che spera in una rapida riapertura delle frontiere.
La delibera, a cui sta lavorando l’assessorato alla sanità, dovrebbe fissare le regole per lo svolgimento dei test ma, almeno in una prima fase, i dati non verranno immessi nel sistema del Coronapass perché a farlo deve essere un pubblico ufficiale. In ogni caso la certezza di trovarsi un test appena arrivati in hotel potrebbe spingere molti turisti a scegliere l’Alto Adige come meta per le vacanze estive 2021.
La campagna
É esattamente questo l’obiettivo a cui punta Idm, la società provinciale che si occupa di marketing territoriale. Dopo aver lanciato una campagna sui social coinvolgendo le varie strutture del territorio, ora Idm ha intenzione di avviare una campagna a pagamento sui principali media italiani ed europei. Gli slogan hanno tutti a che fare con la luce, la stessa che tutti vorremo vedere in fondo al tunnel del Coronavirus.
«La situazione in questo momento assomiglia a quella dello scorso anno. Siamo nel momento giusto e con i messaggi giusti, e siamo stati in grado non solo di attivare i clienti abituali, ma anche di rivolgerci a nuovi gruppi target, soprattutto giovani grazie ai nuovi strumenti social. Come dimostrano gli studi, il 15% degli ospiti che è venuto in Alto Adige l’estate scorsa, è stato nel nostro territorio per
Il mercato estivo
«Campagna più social per raggiungere i clienti giovani»
la prima volta e ha generato un valore aggiunto diretto di circa 300 milioni».
Il coprifuoco
Intanto anche in Alto Adige crescono le proteste per la decisione del governo imporre,fino alla fine di luglio, il coprifuoco fino alle 22. Una misura altamente impopolare contro cui si scagliano anche gli artigiani altoatesini.
«Per non compromettere la stagione estiva è necessario che il Parlamento indichi una data precisa in cui termini il limite dell’orario serale delle aperture e degli spostamenti, tenendo conto dell’avanzamento della campagna vaccinale e del miglioramento del quadro epidemiologico. Anche le provincie di Bolzano e Trento — sottolinea il presidente Claudio Corrarati — dovrebbero attivarsi con il governo per la fine del coprifuoco».