L’ordine di Knapp, opere e disegni esposti al Museion
Al Museion di Bolzano la mostra che celebra l’artista altoatesino Le opere, i disegni e un libro: così l’universo acquista logica
Il Museion di Bolzano rende omaggio al talento dell’artista altoatesino Hans Knapp, celebrando con una mostra la sua carriera e la pubblicazione del nuovo libro. Fino a domenica con il «green pass» previsto dalle direttive anti Covid si può visitare gratuitamente l’esposizione. Da ieri e fino al 6 giugno, l’ampio spazio aperto di Museion Passage accoglie un percorso espositivo che presenta opere dalla collezione dell’artista Knapp e disegni originali pubblicati nel libro
Ordnen (ordinare).
Lo stesso titolo è stato dato alla mostra che si configura come una vera e propria cartografia del lavoro di una vita. Una selezione pensata per illustrare l’aspirazione che attraversa diagonalmente tutta l’opera di Hans Knapp: mettere ordine nel nostro universo materiale e spirituale, rendendo espliciti i nostri stati emotivi attraverso immagini simboliche. Un intento ambizioso che permea il lavoro dell’artista nato a Bressanone nel 1945 e che ora è condensato nelle pagine patinate della nuova pubblicazione che ha concepito in stretta collaborazione con Marion Piffer Damiani, presidente della Fondazione Museion, supportati dai grafici Andrea Muheim e Lioba Wackernell.
Knapp, che ha trascorso lunghi periodi della sua vita a a Innsbruck, Monaco, Vienna e Padova, lavora preferibilmente con la matita da disegno. La sua produzione è composta, a distanza di decenni, da una miriade di disegni in miniatura che tratteggiano le linee uniche del suo cosmo personale, in cui lo spazio del disegno è in costante espansione.
Ordnen, il volume illustrato composto da quasi novecento pagine e duecento tavole, è una sorta di cartografia, uno strumento che consente di tuffarsi nelle simbologie dell’artista e perdersi nei meandri del suo mondo fatto di segni.
Tra i temi e la figure più ricorrenti nella sua opera, il Tholos sotterraneo con corni alpini integrati. La mostra ospitata a Museion Passage include, oltre a una selezione dei disegni originali pubblicati nel libro, anche un’opera di grande formato, appartenente alla collezione del museo di piazza Piero Siena, che è proprio parte del progetto Tholos, che ha impegnato Knapp per molti anni. Un percorso che prende spunto da un primo schizzo di un pozzo profondo, progressivamente trasformato in una sorta di antico santuario che Knapp immagina affondante nel terreno.
Temi e tratti grafici non di immediata comprensione. D’altronde, a offrire uno spaccato della sua complessa cifra artistica, è lo stesso Hans Knapp che di sé rivela: «Ciò che non è possibile, avere uno sguardo completo su tutto quello che potrei desiderare, tutto quello che potrei fare nella vita, e poi scegliere cosa voglio realizzare, quale dovrebbe essere la mia vera vita. Solo gradualmente si chiarirà - in quasi tutto - anche a me stesso, chi sono».
Unico anche il secondo archetipo ricorrente nella simbologia cartografica: il tapis roulant per la sorella di Sisifo a forma di nastro di Möbius. Architetture, processi e vulnerabilità della condizione umana sono mescolate nella sua vasta produzione di disegni raccolti, ore, secondo un approccio sistematico.
Il volume contiene anche due contributi testuali dello stesso artista che riassumono le sue linee di pensiero critico e autocritico sull’attività umana, in bilico perenne tra libero arbitrio e processi di giudizio. Oltre al lavoro artistico, infatti, Knapp ha attraversato lunghe fasi di indagine e introspezione focalizzate su argomenti di filosofia dell’arte e sull’etica.
Ordnen presenta ora un’ampia panoramica sulla sua intera opera mettendo in luce il metodo di lavoro, che si concretizza in un numero infinito di disegni di piccolo formato organizzati secondo blocchi di aree tematiche. Una produzione certosina da cui emerge l’intensità con cui Knapp persegue le sue intuizioni figurative e rappresenta la sua visione claustrofobica, situazioni e prospettive esistenziali.