IL RITORNO DEL SORRISO
Una crisi così non s’era mai vista. Colpa del Covid, naturalmente. Ma da quando è scoppiata la pandemia è stato un crescendo, ondata dopo ondata. E il Tirolo in Germania è diventato una sorta di pericolo pubblico numero uno: focolaio perenne del virus e di tutte le sue possibili varianti. Una terra da evitare e da isolare con confini bloccati e controlli severissimi per chi cerchi di varcarli, sino al culmine della crisi quando le autorità tedesche hanno vietato persino al Landeshauptmann del Tirolo, Günther Platter, di entrare nel loro territorio per raggiungere Vienna in autostrada per una riunione politica. Un affronto che ha scatenato reazioni indignate e facendo volare parole grosse. Con il Tirolo — terra di turismo e di vacanze — preoccupato alla fine però soprattutto che la brutta immagine del Land sui media tedeschi compromettesse l’attrattività dei suoi monti e delle sue famose località alpine. Che, cioè, i tedeschi fossero stati tanto negativamente influenzati dalle vicende pandemiche tirolesi, iniziate già con la prima ondata nella brutta gestione del caso Covid a Ischgl piena di turisti germanici, da non pensare più al Tirolo come meta ambita. Invece niente: fortunatamente per Platter e per il turismo del suo Land è arrivata una freschissima ricerca di mercato che ha rassicurato e tranquillizzato tutti facendo tornare il sorriso sul volto delle autorità tirolesi.