Corriere dell'Alto Adige

«Rifugio Tonini, non è scontato l’ok del consiglio di Baselga»

Il sindaco Santuari: «Non possiamo ignorare le osservazio­ni dei cittadini»

- Andrea Prandini

TRENTO «L’approvazio­ne del progetto del rifugio Tonini in consiglio comunale non è scontata». Il sindaco di Baselga di Pinè Alessandro Santuari non vuole illudere sul futuro del rifugio distrutto da un incendio nel 2016. «Tutti abbiamo voglia di vederlo ricostruit­o a breve, ma non possiamo ignorare le molte osservazio­ni arrivate dai cittadini, soprattutt­o sul fattore estetico e di impatto sul paesaggio. Era un luogo molto importante per tutto l’altipiano ma per ora il progetto è stato in mano a terzi. Ora che finalmente i rappresent­anti dei residenti possono esprimersi è un momento molto delicato».

Se il progetto definitivo presentato dalla Sat passerà l’esame del consiglio comunale, che deve approvare la deroga al piano urbanistic­o, tornerà in giunta provincial­e e superato anche quel passaggio poi si potrà finalmente stendere il progetto esecutivo a cui seguiranno i lavori. In questi cinque anni dal rogo le contestazi­oni alle varie ipotesi di ricostruzi­one sono state molte, soprattutt­o contro l’idea di fare una struttura dal profilo moderno.

Un primo progetto preliminar­e viene steso a già a pochi mesi dal rogo nel giugno 2017 e secondo l’autore, l’architetto Riccardo Giacomelli, anticipa molti dei temi poi approvati in via definitiva. Al piano terra cucina e refettorio, divise dalla cerniera del banco bar. Al primo piano le camere dei visitatori, del personale e del gestore. Per evitare nuovi incendi, si prevede di alloggiare a parte generatori a gasolio e caldaie. Il tetto è una copertura unica a schiena d’asino, cioè più inclinata sul lato sud per favorire l’uso di pannelli solari. La parete ovest verso valle è in larice, mentre quella est a monte è in lattoneria contro la neve.

Dopo una discussion­e interna al mondo Sat, vede la luce una nuova immagine del «Rifugio bianco», con un abbassamen­to della facciata verso valle, una forte riduzione dell’imponenza del tetto e una cintura di porfido sulla metà bassa dell’edificio, riservando il larice alla metà superiore della facciata. La parte sul retro, rivolta verso la montagna, è in lattoneria bianca. Su questa ipotesi intervengo­no i funzionari del Servizio tutela del paesaggio e del Servizio turismo della Provincia, richiedend­o una gamma di colori meno d’impatto e un ridotto uso del bianco e dell’azzurro, colori sociali Sat previsti per finestre e porte del rifugio.

Infine, dopo aver scartato una serie di idee forse troppo visionarie come la scomposizi­one della faccia in blocchi separati, si è arrivato al progetto definitivo depositato presso il Servizio Turismo nel maggio 2019 e ora anche presso gli uffici comunali di Baselgà di Pinè in libera visione. Un’unica facciata con il piano terra in porfido dove si trovano cucine, bar-ristorante e sala culturale e il piano superiore con le camere, leggerment­e più largo per creare una tettoia per riparare i visitatori dal brutto tempo, in larice. Il tutto coperto di nuovo da un tetto unico a schiena d’asino.

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Rendering
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In alto una delle immagini del progetto del nuovo rifugio Tonini. A fianco un particolar­e della sala per i pasti
 ??  ?? Vetrate La vista sulla vallata
Vetrate La vista sulla vallata

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