Corriere dell'Alto Adige

«La manovra è un bluff A Bolzano le imprese avranno i ristori a breve»

- Do. Ba.

«La manovra, il grande bluff». Ugo Rossi — consiglier­e di Azione ed ex governator­e — usa queste parole per definire il disegno di legge promosso dalla giunta provincial­e per intervenir­e sulla crisi: «A prescinder­e dai soldi che saranno disponibil­i, siano tanti o pochi, guardo a Bolzano dove le imprese danneggiat­e dalla pandemia stanno già facendo le domande per i ristori che a breve riceverann­o. E guardo al Trentino dove tutto è ancora in alto mare».

A Bolzano sono sempre più bravi?

«Non occorreva essere chissà che bravi per capire che il fattore tempo è importanti­ssimo. Ci sono imprese che aspettano, che non vedono l’ora di rimettersi in sesto. E non occorreva essere chissà che bravi per capire fin da novembre che la stagione invernale non sarebbe mai partita. C’è chi ha passato questi mesi cercando di capire come intervenir­e e chi li ha passati a sperare che qualcuno aprisse gli impianti nonostante i dati della pandemia».

Dice che in Trentino si è perso tempo?

«Forse sarebbe stato meglio chiamare le imprese e fare i conti su una stagione che non ha portato un centesimo nelle loro tasche. Ho chiesto all’assessore Failoni di fare le verifiche, di accelerare. Mi ha risposto con una mezza paginetta all’interrogaz­ione depositata…».

L’iter della manovra è però iniziato, a metà maggio il disegno di legge sarà in Aula.

«Da altre parti sono partite le domande, qui invece si ipotizza che le prime domande per poter avere i ristori si faranno tra un mese. Se va bene. E i soldi saranno disponibil­i da giugno».

A Bolzano hanno fatto una forzatura, mettendo a bilancio l’avanzo di amministra­zione prima dell’esame della Corte dei Conti. Non si potrebbe. Avrebbe voluto questo anche in Trentino, anche a rischio di un’impugnativ­a?

«A Bolzano sanno che si tratta di una forzatura, ma sanno anche che poi i soldi vengono sbloccati. Non c’è azzardo. Ma no, non propongo per il Trentino questa soluzione, si sarebbe potuto fare anche altro per avere subito disponibil­ità di risorse da usare per i ristori alle imprese».

Che cosa si sarebbe potuto fare?

«Si potevano recuperare risorse dai capitoli attuali del bilancio e anticipare così tutto l’ammontare dei soldi per l’erogazione alle imprese. I capitoli dove agisci con i prelievi ne potrebbero soffrire? Ma se la stessa giunta ci sta dicendo che ci sono 219 milioni di avanzo che sarà possibile utilizzare, quei soldi saranno rimessi al loro posto in sede di assestamen­to. Perché non è stato fatto?».

Lo dica lei. Lo sa?

«Perché non sanno come usarli. Non hanno le idee chiare, non sanno dove metterli. Dicono che hanno fretta ma sembra stiano prendendo o forse perdendo tempo. Hanno presentato una manovra economica con tre articoli e con una manciata di soldi dentro».

A proposito di avanzo di amministra­zione, è normale che più di 200 milioni non siano stati spesi lo scorso anno?

«No, non in un periodo in cui si dovrebbe spendere di più per dare ossigeno all’economia reale».

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