Corriere dell'Alto Adige

Amazon apre un centro a Trento Previsti 70 nuovi posti di lavoro

Progetto green per il deposito all’Interporto. Si aggiunge ai 29 del Nord Italia, altri 7 in arrivo

- Di Marzia Zamattio

TRENTO Sorgerà in autunno il primo centro di smistament­o Amazon in regione nell’area dell’Interporto, in via San Sebastian 1 di fronte alla sede del Sait. Nel capannone di 4.300 metri quadrati Amazon creerà oltre 20 posti di lavoro a tempo indetermin­ato, oltre ad altri cinquanta sempre a tempo indetermin­ato. «Orgogliosi di creare 70 posti di lavoro in questo periodo difficile», commenta Gabriele Sigismondi, responsabi­le di Amazon Logistics in Italia. Soddisfatt­o il sindaco Franco Ianeselli per «le nuove l’opportunit­à di impiego», così come i sindacati, che chiedono però «lavoro di qualità», come auspica Stefano Monani della Filt Cgil Trentino. E interviene anche la capogruppo della Lega in Consiglio provincial­e Mara Dalzocchio che dice «massima attenzione al lavoro». Candidatur­e sul sito www.amazon.jobs.

Trenta sedi

Ieri dunque l’annuncio dello sbarco della multinazio­nale americana in Trentino, primo sito in regione. Finora Amazon, arrivata in Italia nel 2010, è presente nel Nord del Paese con 29 centri di distribuzi­one e smistament­o: 13 in Lombardia (oltre agli uffici corporate a Milano), 5 in Piemonte, 1 in Liguria, 3 in Veneto, 2 in FriuliVene­zia Giulia, 5 in Emilia Romagna. In arrivo altri 7.

Lavoro sicuro

La nuova struttura servirà tutta la regione, creando 20 posti di lavoro a tempo indetermin­ato e altri 50 assunti dai fornitori di servizi di consegna locali, «continuand­o a investire nella sua rete logistica, migliorand­o la propria capacità di consegna e soddisface­ndo la crescente domanda dei clienti», spiega Gabriele Sigismondi, responsabi­le di Amazon Logistics Italia, «orgoglioso in un momento difficile come quello che stiamo vivendo di poter contribuir­e alla creazione di occupazion­e a tempo indetermin­ato». Sottolinea­ndo: «Amazon e i fornitori di servizi di consegna con cui collaboria­mo mettono al primo posto i propri dipendenti offrendo loro un ambiente di lavoro sicuro, moderno e inclusivo, con salari competitiv­i, benefit e ottime opportunit­à di crescita». Sul tema interviene la Filt Cgil, che plaude alle nuove opportunit­à, ma spera «che i fatti confermino le buone intenzioni: oggi i driver sono dipendenti di una ditta esterna che non è un esempio positivo per le relazioni industrial­i e in molti sono assunti con contratti part time». E Mara Dalzocchio, favorevole all’apertura chiede «massima attenzione nei confronti dei lavoratori del settore anche alla luce della loro richiesta di incontri con i consiglier­i provincial­i», dopo la denuncia sulla sicurezza sul lavoro.

Un’opportunit­à

Il sindaco Franco Ianeselli parla dell’importanza della logistica «cresciuta enormement­e in questo ultimo anno in cui le regole della pandemia erano particolar­mente limitanti diventando alla fine fondamenta­le». E poi: «L’economia locale non può limitarsi a subire il cambiament­o, che può anzi diventare un’occasione per creare nuove attività produttive e nuovi posti di lavoro». E plaude al progetto concordato con Amazon di «riconverti­re in modo ecologico un edificio dismesso, prestando attenzione al verde che lo circonda». Previsti 430 mq di pannelli solari fotovoltai­ci, magazzino con illuminazi­one a Led, numerose finestre e lucernari, aree verdi all’esterno.

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(Foto Loss \ Ansa) In costruzion­e Il cantiere del nuovo centro di smistament­o Amazon che sorgerà in autunno all’Interporto

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