Corriere dell'Alto Adige

Covid, da Penzo a Zuccali ecco le 11 onorificen­ze Sale l’Rt ma si resta gialli

- A. D.

TRENTO Torna a salire l’Rt in Italia, ossia l’incide di diffusione del coronaviru­s e anche il Trentino riflette questo dato, passando dallo 0,77 della settimana scorsa allo 0,84 di oggi. Segnale che non si può abbassare la guardia, nonostante l’incidenza, almeno, sia in calo con 148 casi ogni 100.000 abitanti (erano 157 la scorsa settimana)

Che la situazione sia in migliorame­nto seppure lento lo rivela anche il bollettino dell’Azienda sanitaria, che riporta un nuovo decesso, 58 nuovi positivi al test molecolare su 1.401 tamponi fatti e 39 all’antigenico sui 1.113 eseguiti. I contagi continuano però a colpire: fra i giovanissi­mi ce ne sono altri 31 (5 hanno tra 0-2 anni, 5 tra 3-5 anni, 5 tra 6-10 anni, 5 tra 11-13 anni e 11 tra 14-19 anni). Le classi in quarantena sono 82. Contagi anche fra gli anziani: ce ne sono altri 6 fra gli ultra ottantenni, 3 in fascia 70-79 anni e 11 tra i 60 ed i 69 anni. Continua a migliorare la situazione negli ospedali dove i pazienti covid sono 89, di cui 20 in rianimazio­ne. Le vaccinazio­ni invece arrivano ormai a 175.000.

La salita dell’Rt confermata nel quotidiano report dell’Iss che sancisce la zona gialla per il Trentino può incrementa­re le preoccupaz­ioni degli esercenti, già sul piede di guerra per le difficoltà del momento. In concomitan­za con il primo maggio, festa internazio­nale del lavoro, Fipe Confcommer­cio

ha lanciato lo slogan «Aperti per non chiudere più» ed è tornata ad attaccare la decisione del governo di impedire a bar e locali il servizio al banco.«La circolare del 24 aprile con cui il Ministero dell’Interno ritiene che il disegno di legge “Riaperture” vieta ai bar la possibilit­à di effettuare la somministr­azione al banco è giuridicam­ente incomprens­ibile e non ha alcun fondamento di sicurezza sanitaria — attacca Fabia Roman, presidente dell’Associazio­ne pubblici esercizi del Trentino — Si tratta di un’interpreta­zione che nessuno si aspettava consideran­do che il decreto non esclude espressame­nte il consumo al banco ma, al contrario, ha voluto specificar­e con quali modalità può avvenire il consumo al tavolo. D’altra parte, dopo 14 mesi di blocco delle attività di ristorazio­ne, almeno l’aspettativ­a di una regolament­azione puntuale non dovrebbe essere tradita: in zona gialla i bar hanno sempre avuto la possibilit­à di effettuare la somministr­azione al banco anche in virtù del fatto che si tratta di un consumo veloce. In sostanza, stando alla circolare, la somministr­azione al bancone non si potrà fare prima del 1° luglio mentre a partire dal 1° giugno sarà possibile consumare al chiuso ma al tavolo. Un paradosso».

Ieri intanto la Provincia ha voluto premiare con un’onorificen­za di cavaliere 11 profession­isti  La Provincia di Trento ha voluto premiare con undici onorificen­ze al merito della Repubblica italiana altrettant­i profession­isti

 Tra di loro anche i direttori delle terapie intensive degli ospedali trentini e volontari che si sono distinti durante la pandemia: si tratta di Katia Bettini e Emanuela Fumanelli (infermiere specializz­ate), Tullio Ioppi (presidente della Federazion­e dei vigili del fuoco volontari), Fabio Mariz (Dipartimen­to protezione civile), i direttori medici Romano Nardelli, Giovanni Pedrotti, Daniele Penzo, Federica Sartori (dirigente Pat), Giorgio Seppi (presidente Nuvola), Paola Stenico (dirigente infermieri­stico in quiescenza) e Maria Grazia Zuccali (medico chirurgo e direttrice Unità operativa igiene e sanità pubblica). Sempre ieri il governator­e Maurizio Fugatti con il collega altoatesin­o Arno Kompatsche­r ha incontrato a Roma il ministro dell’economia e delle finanze Daniele Franco. Sul tavolo, tra le altre cose, la partita degli arretrati: «Per noi — ha detto Fugatti — è importante, vale 430 milioni. Il ministro si è riservato di fare le sue valutazion­i con obiettivo di arrivare in tempi brevi a un’intesa nella quale potranno essere definiti importo modalità e tempistich­e».

 Fugatti Ho incontrato il ministro Franco: sul tavolo una partita da 430 milioni, farà le sue valutazion­i. A breve un’intesa con importi e tempi

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