L’Alto Adige saluta Vecchi Il tecnico: sono dispiaciuto
L’allenatore deluso: «Peccato, un altro anno insieme si sarebbe potuto fare visto che la società aveva già detto che investirà di più... ma tutto sommato avevo capito che aria stava tirando»
Stefano Vecchi non è più l’allenatore dell’Alto Adige: l’annuncio ufficiale è arrivato ieri con un comunicato della società biancorossa in cui si parla di «fattiva collaborazione» e di «un grande e sentito ringraziamento».
Il sentore di un possibile cambio sulla panchina c’era già da un po’ di tempo, soprattutto per le tempistiche dell’incontro tra società e mister fissato a fine stagione, anche se l’ottimo cammino avuto dai biancorossi, poteva forse far presagire un ripensamento da parte soprattutto del direttore sportivo Paolo Bravo: così però alla fine non è stato. Con lui saluta anche il vice, Aldo Monza.
Il tecnico bergamasco, che era in scadenza, ha chiuso il biennio altoatesino (dopo che nel 2012-13 era già stato il condottiero della squadra) con in entrambi i casi un’eliminazione ai playoff: ai quarti quest’anno contro l’Avellino, al primo turno dodici mesi fa per mano della Triestina.
Parole di rimpianto
«Credo che un altro anno si sarebbe potuto fare, visto e considerato che la società ha già dichiarato che spenderà e investirà maggiormente - sono le parole dell’amareggiato ex allenatore dell’Alto Adige poi è chiaro che le valutazioni non le devo fare io. Già durante la stagione avevo capito comunque che c’era qualcosa che non andava e che avevano in mente di cambiare, scelta legittima sia ben chiaro, dispiace perché adesso la squadra è pronta a vincere soprattutto con le maggiori risorse che verranno messe a disposizione del direttore. Quando continua Vecchi - sei primo in classifica 16 partite su 38 e nonostante questo non ci sono segnali di rinnovo è chiaro che la società sta preparando qualcos’altro e non è sicuramente per come è andata a finire questa stagione o la partita con la Triestina ad avere determinato la scelta, perché già prima della gara di Trieste, la società mi aveva comunicato la volontà di parlarci a fine annata; il direttore (Bravo ndr) nell’incontro di ieri mi ha detto che secondo loro più di così non si può fare secondo me invece sì, spendendo di più».
Vecchi Lascia dopo una stagione molto positiva, anche se conclusa con la delusione per l’eliminazione ai quarti: «Abbiamo fatto qualcosa di incredibile - osserva - dove però purtroppo sono state messe in risalto solo le cose negative, come la partita con la Triestina o il match di ritor
no con l’Avellino, ma non il percorso che abbiamo fatto, da dove siamo partiti e le partite importanti che abbiamo vinto per arrivare a giocarci il primo posto: io sono convinto che neanche vincendo il campionato comunque la società avrebbe cambiato idea. Il mio futuro? Sto alla finestra, al momento non c’è niente, avevo parlato con la Reggiana ma poi ha fatto un’altra scelta (il nuovo allenatore è Aimo Diana ndr) - conclude il tecnico bergamasco - spero che il lavoro fatto soprattutto nell’ultimo anno valga qualcosa».
Non sarà facile per la società e per Bravo in particolare, arrivare a raggiungere un accordo con un allenatore del calibro di Vecchi, che quest’anno ha raccolto ben 75 punti, punteggio sufficientequasi sempre in passato per essere promossi in serie B. Di sicuro chi ne raccoglierà l’eredità avrà a disposizione una squadra pronta con qualche piccola modifica a giocarsi ancora di più, il primo posto, anche contro grandi realtà. La divisione orizzontale della serie C nella prossima stagione, dovrebbe prevedere un raggruppamento del nord ancora più forte e competitivo di quello di quest’anno.
Ottimi risultati
Dopo la prima esperienza in biancorosso che aveva fruttato nel 2012 la semifinale playoff persa col Carpi, Vecchi negli ultimi due anni a Bolzano ha fatto raggiungere ottimi risultati: 76 partite con una media punti di 1,82, di cui 44 gare nella corrente annata, con 75 punti nelle 38 gare di campionato, che equivalgono al record assoluto della squadra in terza divisione. Terzo posto assoluto nei tre gironi della serie C 2020-2021.