Precipita con l’ultraleggero: Helli Thaler muore tra le fiamme
Lo schianto è avvenuto nei pressi della laguna di Venezia. Pusteria in lutto per il fratello dell’ex senatrice Svp
Cinque minuti dopo il decollo, si è scaraventato al suolo sfiorando una casa nelle campagne di Caposile. All’arrivo dei soccorsi Helmuth Thaler, commercialista di 63 anni, era già morto.
BOLZANO Cinque minuti dopo il decollo del suo velivolo, un autogiro Magni M-16 italiano a due posti di recente fabbricazione, si è scaraventato al suolo sfiorando una casa nelle campagne di Caposile, tra Musile e San Donà di Piave.
Quando è arrivato l’elisoccorso del Suem 118, Helmuth Thaler, commercialista altoatesino di 63 anni, era già privo di vita.
La tragedia ieri al campo volo di Caposile. Il pilota ferito a morte, originario di Brunico e residente a Falzes, in provincia di Bolzano nella Val Pusteria, era il fratello dell’ex senatrice Svp Helga Thaler e vicepresidente dell’Hockey club Brunico. Era conosciuto anche perché suonava con la band Helli&friends. Tutta da capire la dinamica dell’impatto al suolo del piccolo autogiro, e le ragioni della caduta del velivolo frantumatosi a terra poco distante dal club di volo «Papere Vagabonde» di Caposile, un quarto d’ora prima delle 17. Il velivolo, con Helmuth solo a bordo, è precipitato quando ancora non era molto alto. Da stabilire se lo schianto sia avvenuto per un guasto piuttosto che per una manovra errata o circostanze al momento ignote come un malore del conducente. Spetterà
all’autorità giudiziaria ricostruire i fatti e risalire all’origine del crollo istantaneo del mezzo a terra.
I testimoni che si trovavano al campo volo e hanno assistito ai fatti dicono di aver visto il velivolo rovinare a terra dritto, schiantandosi parallelamente rispetto al terreno del vigneto dove si è poggiato. Immediatamente dopo il tonfo l’autogiro si è incendiato ed è partito l’allarme di chi stava vedendo fuoco e fiamme a distanza.
Chiamati i soccorsi del Suem nella speranza di liberare il pilota dal posto di comando e rianimarlo, poi i vigili del fuoco e i carabinieri.
Le persone al club sono accorse sul punto dell’incidente, 100 metri a ovest dal campo di atterraggio, in direzione della Treviso Mare, e hanno cercato loro stesse di prestare soccorso a Thaler, ma ormai non c’era più nulla da fare.
Spavento enorme anche per i residenti della casa poco distante il terreno dov’è precipitato l’autogiro M-16: udito il fragore e viste le fiamme e la carcassa fumante del mezzo al suolo hanno chiamato i soccorsi a loro volta.
Il presidente del Club di volo, Eric Kustacher, arrivato subito dopo si è recato sul luogo dell’incidente mortale e ha constatato di persona quanto successo. Helmuth Thaler, secondo le testimonianze, era arrivato da solo al campo volo ieri, a bordo della propria macchina. Recuperato il velivolo che teneva parcheggiato al Club veneziano, vista la splendida giornata, probabilmente aveva deciso di rimetterlo in moto e compiere un sorvolo. Appena dopo il decollo la tragedia davanti agli occhi esterrefatti di chi era lì a quell’ora. Sono stati infine i carabinieri a contattare un’impresa di onoranze funebri per il recupero e la custodia della salma, che ora verrà messa a disposizione dell’autorità giudiziaria per i rilievi. Anche il velivolo sarà posto sotto sequestro e consegnato ai reparti investigativi per le analisi. Le forze dell’ordine hanno provveduto anche ad avvisare la famiglia di Helmuth che si trovava in quel momento a Falzes.