Corriere dell'Alto Adige

Auser, oltre 600 ore di lavoro per anziani soli Presenti anche in Fiera

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«Trasporto solidale, consegna di spesa e farmaci a domicilio e 600 ore di telefonate di compagnia agli anziani, per non farli sentire soli e abbandonat­i. Nell’anno della pandemia i nostri volontari non si sono mai fermati». È Orfeo Donatini, presidente del centro Auser di Bolzano, a presentare il bilancio dell’associazio­ne di volontaria­to e promozione sociale nell’anno più difficile. Ma lo sguardo è volto all’immediato futuro, con la ripresa delle attività in presenza: «I nostri volontari — annuncia — torneranno nelle case di riposo dal 15 giugno, e da luglio anche negli ospedali».

Attività in presenza che sono le sole, fra quelle messe in campo dall’associazio­ne, che si sono dovute fermare, a causa delle norme anticontag­io. «Presto però — fa sapere Donatini — riprendere­mo anche con quelle sul territorio e nelle nostre sedi. Il tutto, rispettand­o distanziam­ento e norme igieniche» Ai blocchi di partenza ci sono anche i soggiorni marini. Ma durante i mesi dell’emergenza sanitaria, i volontari si sono spesi anche in prima linea nel contrasto alla pandemia: «In sei — continua Donatini — sono stati presenti, sempre, al polo vaccinale della Fiera, svolgendo attività di informazio­ne e accompagna­mento fisico delle persone più fragili. Specie nelle prime settimane della campagna, quelle a loro specificam­ente dedicate. Ma i volontari sono presenti anche adesso, mattina e pomeriggio». Ora è il momento di ripartire, e un modo per farlo è quella della sottoscriz­ione del 5 per mille a favore dell’associazio­ne Auser: «Un gesto che al contribuen­te non costa nulla, ma che si trasforma per noi in un’entrata vitale: basta inserire il codice di Auser al momento della dichiarazi­one dei redditi». Altro modo di sostenere le attività, quello dell’iscrizione, «che non serve solo per beneficiar­e dei servizi erogati, ma anche per essere partecipi di un progetto solidale nella comunità nella quale si vive. Ci dedichiamo a una componente fragile, quella degli anziani, che va sostenuta sempre. Anche in maniera attiva: chiunque voglia fare anche solo un’ora di volontaria­to a settimana, è il benvenuto».

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