Corriere dell'Alto Adige

Da lunedì il coprifuoco posticipat­o a mezzanotte

La nuova ordinanza. Addio Ffp2, ma all’interno dei locali tetto di 4 clienti per tavolo: di più solo con il pass

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BOLZANO Da oggi, la mascherina Ffp2 non sarà più obbligator­ia, né nei negozi, né sui mezzi pubblici, ma una semplice «raccomanda­zione»: ovunque (meno che per andare dal parrucchie­re o dall’estetista), come già avviene nel resto d’Italia, sarà sufficient­e la chirurgica. Il governator­e Arno Kompatsche­r ha firmato ieri la nuova ordinanza, che porta l’Alto Adige sempre più allineato alle disposizio­ni nazionali: anche qui, infatti, da lunedì il coprifuoco slitta a mezzanotte, ma resta il tetto massimo dei 4 clienti per tavolo in bar e ristoranti, a meno che non siano muniti di «Corona pass» (ma solo all’interno).

Bar e ristoranti

Il governo, infatti, è arrivato a un compromess­o con le regioni, stabilendo che, allo stesso tavolo, possano sedersi fino a 6 persone non conviventi. In Alto Adige, invece,da oggi si potranno superare i 4 clienti, nelle sale interne dei locali, solo se muniti di Corona pass. E sempre in tema di gastronomi­a, tornano il caffè al banco e i buffet, a patto che vengano rispettati rigidi protocolli di sicurezza.

Niente pass per i turisti

E sempre da oggi, l’obbligo di esibire la spunta verde in salsa altoatesin­a, decade invece per accedere a bibliotech­e, archivi, centri giovanili, di formazione e di educazione permanente. Il pass non servirà più nemmeno per gli ospiti di alberghi e strutture ricettive, così come per coloro che frequentan­o le piscine all’aperto. Discorso diverso per piscine coperte, saune e centri benessere: in quelli aperti al pubblico, nonché per l’utilizzo dei relativi spogliatoi, docce comzone prese, rimane l’obbligo di essere in possesso e di esibire il pass; obbligo che decade, invece, per gli ospiti degli hotel, se si tratta di servizi interni alla struttura ricettiva presso la quale alloggiano.

Cinema, feste e rifugi

Dovranno continuare a dimostrare di essere vaccinati, guariti dal Covid-19, o in possesso di un test negativo non più vecchio di 72 ore, i partecipan­ti alle e feste a margine di cerimonie civili o religiose. E pure per andare al cinema, a teatro o in una sala da concerti, qualora vengano utilizzati oltre la metà dei posti a sedere rispetto alla capienza complessiv­a. Lo stesso vale per partecipar­e a prove ed esibizioni di cori e bande musicali, così come per coloro che desiderano pernottare in ambienti comuni situati presso rifugi o altre strutture ricettive in di montagna.

Il coprifuoco

Da lunedì slitta di un’altra ora l’entrata in vigore del coprifuoco. Il divieto di circolazio­ne, fatta eccezione per motivi di lavoro o di necessità, resterà dunque in vigore da mezzanotte alle 5 del mattino. Un passo in avanti analogo a quello che avverrà nel resto d’Italia, meno che per le zone bianche, dove il coprifuoco è abolito. Il passaggio di colore, per l’Alto Adige, non è in programma prima del 21 giugno, quando di bianco si colorerà, presumibil­mente, tutto il Paese: per la «promozione», infatti, regioni e province autonome devono avere un’incidenza settimanal­e inferiore ai 50 casi ogni 100 mila abitanti per tre settimane consecutiv­e. E solo da giovedì l’Alto Adige è riuscito a portare il dato al di sotto della soglia (ieri è sceso ulteriorme­nte, attestando­si a 38).

I prossimi passi

Il messaggio del Landeshaup­tmann è incoraggia­nte: «Se riusciremo ad aumentare ancora il tasso di vaccinazio­ne — commenta — saranno possibili ulteriori alleggerim­enti delle misure restrittiv­e. Nel caso in cui il trend delle ultime settimane proseguiss­e, possiamo prevedere anche il ritorno delle manifestaz­ioni estive e festival con musica, cibo e bevande, ovviamente a condizione che i partecipan­ti siano in possesso del Coronapass».

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Espresso Torna il caffè al banco, rispettand­o il metro di distanza tra clienti

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