Senoner non ha dubbi: «La Gardena ha tutto per farcela anche da sola Sostenibilità garantita»
Per i Campionati mondiali di sci del 2029, almeno a livello di candidatura, la val Gardena risponderà presente. La decisione poi spetterà alla Fisi, ma in valle, dal 1992, si vanta un lontano credito nei confronti dell’altra possibile candidata Sestriere e e questo fa sperare in altro successo anche senza l’accoppiata con l’Alta Badia. Il presidente del Comitato di Coppa del Mondo Rainer Senoner, ci crede. E assicura che la sostenibilità dell’evento è garantita.
La decisione del comune di Badia, vi ha più sorpresi o più delusi?
«Decisamente più sorpresi. Di delusione non parlerei ma quello che è certo è che non ce la aspettavamo. Comunque prendiamo atto della decisione, faremo le nostre valutazioni ma l’idea rimane ben salda in piedi».
Come in Coppa del Mondo, la Gran Risa sarebbe però stata il teatro ideale per le discipline tecniche.
«Certo, ma la Val Gardena, negli anni, ha maturato piste e risorse per poter ospitare una manifestazione delle dimensioni dei Campionati del Mondo di sci anche da sola»
Considera e considerate definitiva la decisione della Val Badia?
«La decisione ci è stata comunicata ufficialmente, quindi riteniamo che, al punto attuale, il discorso si chiuso».
Siete in lizza voi ed Sestriere: la defezione del comune di Badia mette a rischio la decisione finale della Fisi, a cui spetta la decisione finale?
«Siamo fiduciosi. Questo no inatteso della Badia ci costringere a fare nuovi passaggi e verifiche, che ultimeremo entro oggi. Domani inoltreremo i vari dossier alla Federazione. Ci crediamo».
Il tema della sostenibilità sembra essere quello che divide...
«I Campionati del Mondo non richiedono interventi che mettono a rischio la sostenibilità. Dal punto di vista delle infrastrutture sportive abbiamo tutto. Non ci serve quasi niente. L’adeguamento e gli interventi sulle piste non sono invasivi e andrebbero fatti comunque. La sostenibilità sociale e generale, penso alla viabilità ma anche ad altre cose, è un tema che spetta in primo luogo alle amministrazioni, ma anche in questo settore si tratta comunque di interventi che anche ad oggi si rivelano già necessari. Ad esempio per gli accessi alle valli ed ai paesi. Con i Mondiali ci sarebbero maggiori fondi a disposizione».
Ancora una volta, come nel 1992, la vostra “concorrente” è Sestriere. Allora vinse il Piemonte, pensa che a trent’anni di distanza possa essere giunta l’occasione di una rivincita sportiva?
«Intanto parliamo di generazioni diverse. Dal ‘92 sono passati tanti anni e sono cambiate tante cose. Che ci sia Sestriere mi pare più un caso che altro. La verità è che l’idea, in Val Gardena sta maturando già da diverso tempo. Abbiamo dato il sostegno a Cortina per i mondiali di quest’anno e crediamo che lo stesso possa avvenire per noi. Ci mancherà l’ormai classica dicotomia di Coppa del Mondo Val Gardena - Alta Badia ma questo non penso possa essere pregiudizievole al momento della decisione. Da parte nostra siamo certi che sapremo fare bene lo stesso, come sempre!».