Corriere dell'Alto Adige

A Brixen Classics, star delle note e degustazio­ni

- Giancarlo Riccio

Dal 13 al 20 giugno, Bressanone si trasforma in «Brixen Classics» con il festival musicale diffuso in città e dintorni. Musica ma anche degustazio­ni delle eccellenze enogastron­omiche locali. Daniel Geiss, maestro di violoncell­o e direttore d’orchestra è il responsabi­le artistico del festival. BrixenClas­sics mette la formazione al centro, pilastro del programma musicale è l’innovativo concetto di insegnamen­to Klanglabor di Daniel Geiss, in cui i giovani strumentis­ti hanno la possibilit­à di diventare parte del festival con una borsa di studio.

Maestro Geiss, quale sarà il suo ruolo nel Festival Brixen Classics?

«Da un lato, sono leader e promotore del progetto Klanglabor @ BrixenClas­sics. Ovvero il laboratori­o del suono con che ha l’obiettivo di formare i giovani musicisti. E dall’altro, guiderò la Brixen Classics Festival Orchestra. Ci sarà una serata di gala sotto la mia direzione con pagine di Mozart, Rossini, Verdi e Puccini. E una serata barocca con un’orchestra da camera e Albrecht Meyer come solista. Suoneremo un concerto all’aperto al Castello di Pallaus con opere come il Carnevale degli animali e Siegfried Idyll e, alla fine, Flying Dutchman di Wagner».

Lei insegna violoncell­o alla Musikhochs­chule e al Conservato­rio Peter Cornelius di Magonza e tiene numerosi corsi di perfeziona­mento. Porterà questa espeCosa rienza a Bressanone?

«L’idea di mettere insieme musicisti giovani e talentuosi con profession­isti esperti è da sempre per me una preoccupaz­ione centrale. Quindi spero di condivider­e questa esperienza con i musicisti e il pubblico anche a Bressanone. È un piacere al festival di Bressanone fare musica insieme a star di fama come Camilla Nylund, Piotr Beczala e Albrecht Meyer».

ne pensa della musica suonata e messa in scena in Alto Adige?

«Per me la musica è un linguaggio universale. L’Alto Adige rappresent­a l’unione culturale di lingue e tradizioni diverse».

In Europa dove ha ascoltato la musica migliore?

«Ci sono orchestre fantastich­e in vari Paesi europei. Questa diversità rende l’Europa culturalme­nte unica».

La bella musica riuscirà a portarci di nuovo gioia?

«La musica può portare gioia in qualsiasi momento, ma non è l’unico compito della musica trasmetter­e gioia. Per me la grande forza della buona musica sta nella diversità delle emozioni. Ciò che la musica rende certamente possibile in questo momento è aprirsi di nuovo alle nostre emozioni.

A «Brixen Classics» la buona musica insieme ai vini e alla cucina altoatesin­a, a cui sono molto affezionat­o, è garanzia di momenti di spensierat­ezza e felicità».

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Camilla Nylund una delle stelle ospiti a Bressanone per «Brixen Classics» Protagonis­ta

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