La Lega a Bolzano perde consiglieri L’ipotesi Calderoli per mettere ordine
Il consigliere passa con Zanin. Vettorato gelido. E il Carroccio pensa a un nuovo commissario
Non c’è due senza tre. Dopo l’uscita di Nevola e Hristov, anche Gabriele Repetto lascia la Lega per accasarsi con Oltre. Gelida la reazione di Vettorato che accusa Roberto Zanin di fare campagna acquisti. «Non preghiamo nessuno di unirsi a noi» ribatti il candidato sindaco del centrodestra. Intanto Salvini starebbe pensando di nominare il senatore Calderoli quale plenipotenziario per l’Alto Adige.
BOLZANO Non c’è due senza tre. E così, dopo Luigi Nevola e Mirche Hristov, il Carroccio perde un altro consigliere comunale in città: il vicecapogruppo Gabriele Repetto che ha deciso di seguire Roberto Zanin nell’avventura in Coraggio Italia. Una doccia gelida per la Lega si ritrova con un gruppo dimezzato e uno scontro interno che non accenna ad acquietarsi. Forse anche per questo che è tornato a circolare il nome di Roberto Calderoli che potrebbe tornare ad occuparsi di Alto Adige, magari anche con un ruolo in commissione dei Sei.
L’uscita di Repetto dalla Lega ridisegna gli equilibri in consiglio comunale e Oltre, la civica di Roberto Zanin, diventa il primo gruppo in consiglio comunale. Con posti nelle commissioni strategiche come l’urbanistica di cui fa parte Repetto.
«Ho cercato di dare il mio contributo nella Lega e ho sempre mantenuto buoni rapporti con tutti. Con Coraggio Italia, una formazione nuova in cui mi riconosco, credo di poter avere più possibilità di crescere» spiega Repetto che si è riconosciuto nel nuovo soggetto, moderato e autonomista, creato dal sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro e dal governatore della Liguria, Giovanni Toti.
I tre addii, che arrivano poco dopo l’uscita del consigliere comunale Carlo Vettori e le dimissioni, rientrate dopo il selfie con Salvini della deputata Tiziana Piccolo, sono indice del profondo malessere che aleggia nel Carroccio bolzanino. Anche se il commissario Giuliano Vettorato si affretta a precisare il contrario. «Nessun malessere, si lavora bene. Ma in uscita le porte della Lega sono sempre aperte. Per chi resta vale la regola del merito: l’impegno viene premiato, non esistono scorciatoie» mette in chiaro Vettorato lasciando intendere che quella di Repetto sia stata una scelta dettata dall’opportunismo. «Gli auguro di riuscire ad avere successo e di trovare gli spazi che in Lega gli erano preclusi. Mi chiedo come farà Zanin a spiegare ai suoi militanti storici il ruolo che avrà l’ultimo arrivato» aggiunge Vettorato mostrando di non gradire l’atteggiamento di Zanin. Non è un mistero che il Carroccio non abbia gradito la campagna acquisti di Zanin tanto che ci sarebbe stato anche un intervento del grande capo Matteo Salvini
L’ex alfiere del centrodestra però assicura che non c’è stato nessun tentativo di indebolire il Carroccio. «Non abbiamo pregato nessuno di aderire, lo si fa per convinzione e perché si crede in un progetto» ribatte Zanin ormai sempre più in rotta con il Carroccio che lo accusa di essere diventato la stampella di Caramaschi. «Cerchiamo di portare le nostre proposte per il bene della città e sosteniamo quelle che condividiamo anche se arrivano dalla maggioranza» taglia corto Zanin che sta già guardando alle elezioni di Merano dove è in costruzione un’alleanza tra le varie realtà civiche.
Le reazioni del Carroccio dimostrano quanta tensione vi sia all’interno della Lega che ora si ritrova con un gruppo consiliare dimezzato in cui rimangono soltanto il veterano Kurt Pancheri, Marco Caruso, Patrizia Brillo e Roberto Selle.
A questo punto prende sempre più corpo l’ipotesi di un intervento diretto del federale in Alto Adige con la nomina di un nuovo commissario. Tra i nomi che circolano c’è quello del senatore Roberto Calderoli che però appare più papabile per un posto in commissione dei Sei.
Rimane l’incognita di come Zanin utilizzerà la forza derivante dall’essere il primo gruppo in consiglio comunale. L’ipotesi di un rimpasto, anche se non è all’ordine del giorno, potrebbe diventare attuale non appena la maggioranza che sostiene il sindaco Caramaschi comincerà a litigare. Le occasioni — dal Virgolo a via della Vigna — non mancano di certo.
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Il leader di Oltre Non stiamo facendo campagna acquisti Chi crede nel progetto è benvenuto