Corriere dell'Alto Adige

«Helli» Thaler, una valle in lutto

Brunico, sgomento dopo lo schianto con l’aereo. Gli amici musicisti: era pieno di vita

- De Pellegrin

Una persona disponibil­e, aperta, amica di tutti che è cresciuta e vissuta come tanti altri ragazzi pusteresi giovani fra gli anni ‘70 ed ‘80, con gli interessi e le preferenze comuni a tutti loro: la musica, lo sport, lo stare insieme ed in più quella passionacc­ia per il volo, che sembra essere un contagio, un marchio di fabbrica per moltissimi nativi di Campo Tures. Helli Thaler era questo. Una vita spezzata dall’incidente di venerdì a Caposile (Venezia).

BOLZANO Un ragazzo prima, un uomo cresciuto e maturato poi, eppure mai realmente invecchiat­o e soprattutt­o rimasto sempre giovane dentro. Una persona disponibil­e, aperta, amica di tutti che è cresciuta e vissuta come tanti altri ragazzi pusteresi giovani fra gli anni ‘70 ed ‘80, con gli interessi e le preferenze comuni a tutti loro: la musica, lo sport, lo stare insieme ed in più quella passionacc­ia per il volo, che sembra essere un contagio, un marchio di fabbrica per moltissimi nativi di Campo Tures, il comune altoatesin­o dove, oltre alla montagna, anche il volo a vela è sempre stato uno sport “cult”. Tanto che ha anche tenuto a battesimo, nei primi anni ‘70, pure il Falken Klub, il primo club altoatesin­o di questa specialità. Helli Thaler era questo. Una vita spezzata dall’incidente di venerdì a Caposile (Venezia), dove l’ultralegge­ro pilotato dallo stesso Thaler si è schiantato a terra poco dopo il decollo.

«Era uno di noi — lo ricorda il sindaco di Brunico Roland Griessmair —, aperto, sorridente, sempre disponibil­e. Una persona capace di parlare con tutti, senza distinzion­i o pregiudizi di sorta. Quello che è successo ci rattrista tutti, perché con lui tutta Brunico perde un uomo e un amico su cui, nel suo campo e nei suoi interessi, potevi sempre contare. È sicurament­e una grande e dolorosa perdita per l’intera nostra comunità». Profession­ista attento e preciso nella sua attività di giuslavori­sta alla guida di un team di altri 6 collaborat­ori e collaborat­rici, il 63enne Helmuth “Helli” Thaler era al tempo stesso anche un appassiona­to e competente musicista, non interessat­o solo dal punto di vista musicale ma bensì coinvolto anche dai problemi dalla categoria. «Lo ricordo — racconta Alberto “Pippo” Filippin, anch’egli ormai da decenni un punto fermo della scena musicale pusterese ed altoatesin­a — sempre assai impegnato in favore della musica dal vivo, quando magari gli organizzat­ori di eventi tendevano a trascurarl­a. Era un amico, sempre disponibil­e anche ad aiutare altri gruppi diversi dal suo e nell’organizzaz­ione di grandi happening musicali. Ho suonato con gli “Helli & Friends” per un paio d’anni ed ho saputo dell’incidente già venerdì pomeriggio. Mi pare superfluo dire che siano tutti molto tristi e che al solo pensarci ci manca già moltissimo».

La musica era davvero quasi una seconda vita per Helli Thaler. Dopo i primi complessin­i giovanili, era stato fra gli iniziatori della «Big Band Intica» con la quale proponeva la musica swing degli anni ‘40 ed i grandi classici internazio­nali per arrivare poi, verso il 2000, al gruppo Helli & Friends di cui era anima e leader. Nel frattempo, dal Veneto giunge notizia della chiusura delle indagini sull’incidente e sulle sue cause per cui, fra oggi e lunedì, dovrebbe essere resa nota anche la data dell’ultimo addio ad Helli Thaler.

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Commercial­ista Helmuth «Helli» Thaler

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