Dalle note del flauto al judo Il musicista è un campione
Il personaggio Alessandro Visintini suona nella Haydn, è liutaio e appassionato di arti marziali Protagonista di 5.000 concerti nel mondo con l’orchestra di Trento e Bolzano
Liutaio, musicista e cintura nera di Judo. Alessandro Visintini, altoatesino, è un talento delle note, flauto e ottavino nell’orchestra Haydn, ma dalle molte altre qualità.
Poliedrico, quando non è impegnato in prove, concerti o recital è liutaio, insieme alla moglie Daniela Gaidano. E judoka.
Ottavinista dell’orchestra Haydn di Bolzano e Trento dal 1978, ha partecipato a circa cinquemila
Alessandro Visintini musicista dell’orchestra Haydn e liutaio, sopra a destra con la moglie Daniela Gaidano concerti, suonando anche da solista e da primo flauto.
Nato a Bolzano nel 1960, ha partecipato a tournée nelle principali città italiane e all’estero, suonando nelle più rinomate sale da concerto come il Musikverein di Vienna, il Vigado di Budapest, la Sala Grande del Mozarteum di Salisburgo, la Beethovenhalle di Bonn, la Filarmonica di Amburgo, la Suntory Hall e la Bunkamura di
Tokyo.
Tra le registrazioni, i cd «Piccolo concerto» con Nicola Mazzanti, la Haydn e la direzione di Marco Angius e poi «Serenade» con l’Amarida Ensemble con brani di autori sudtirolesi degli ultimi secoli.
«Costruisco strumenti con mia moglie violinista, che dopo aver studiato in Val di Fiemme con Cecilia Piazzi, si è diplomata a Cremona - racconta Visintini - . Fare il liutaio sta rischiando di diventare il mio lavoro principale, quando andrò in pensione dalla Haydn».
Specializzati in violoncelli da spalla, noti nella musica soprattutto tra fine Seicento e inizio Settecento, i liutai Visintini e Gaidano sono tra i pochi in Italia a costruirli. Non realizzano invece i violoncelli piccoli tanto amati da Mario Brunello, ma preferiscono dedicarsi a quelli con una cassa di 45 centimetri.
Accanto alla passione per la musica, Alessandro Visintini porta avanti quella sportiva, nel judo ha raggiunto i massimi livelli.
«Sono cintura nera quarto Dan - rivela - . I Dan vanno dal primo al decimo e tra questi ultimi ci sono dieci maestri in tutto il pianeta. L’unico italiano è Franco Cappelletti. Ho praticato il judo fin da quand’ero bambino. Oltre tutto lo insegno, mentre mia moglie insegna karate, entrambi ai bambini. Questo porta via due giorni a settimana, poi c’è l’impegno da liutaio. Con l’orchestra Haydn invece questa potrebbe essere l’ultima o la penultima stagione da professore interno. La tecnica va avanti e ogni generazione è più preparata di quella precedente».