Corriere dell'Alto Adige

Parigi, Sinner si regala un’altra sfida con Nadal

Il pusterese batte lo svedese Ymer e sbarca agli ottavi per la «rivincita degli Internazio­nali»

- Lorenzo Fabiano

Sinner passa un bell’esame di maturità e stacca il biglietto per l’appuntamen­to con Rafa, il re di Parigi. In tre set, 6-1 7-5 6-3, il kid dell’Alta Pusteria ha risolto la pratica con Ymer.

E ora sotto con Nadal, come lo scorso ottobre sempre a Parigi: allora erano i quarti, stavolta l’incrocio cade agli ottavi. C’è anche poi da attuare la rivincita dei recenti Internazio­nali di Roma (7-5 6-4 per il maiorchino).

Jannik Sinner passa un bell’esame di maturità e stacca il biglietto per l’appuntamen­to con Rafa, il re di Parigi. In tre set, 6-1 7-5 6-3, il kid dell’Alta Pusteria ha risolto la pratica con lo svedesino di origini etiopi Mikael Ymer, numero 105 al mondo, un po’ leggerino magari, ma un maratoneta che al secondo turno aveva arrecato un dispiacere alla platea del Bois de Boulogne spedendo a casa l’idolo Gael Monfils. Jannick e Mikael, due ragazzi della nouvelle vague che si erano affrontati due anni fa alle Next Gen Atp Finals a Milano. Allora vinse facile Sinner che avrebbe poi portato a casa anche il titolo partendo da una wild card. Facile, ma non facilissim­o, anche il successo di ieri pomeriggio sulla terra rossa parigina.

Dopo un primo set senza storia, nel quale Sinner ha preso a pallate il suo avversario (13 vincenti contro 1), la strada si è fatta in salita nel secondo quando l’altoatesin­o ha mostrato le stesse pecche già evidenziat­e nei turni precedenti sia con Herbert che con Mager: nel tennis, soprattutt­o sulla terra, la pazienza è un valore aggiunto; intense e spettacola­ri le alte frequenze, sempre graffiante il rock ma ogni tanto andrebbe modulato con qualche buona ballata. Soprattutt­o nei momenti topici dei match, quando la fretta è cattiva consiglier­a; Jannick ha iniziato a sparare bordate e perdere la misura; ne ha approfitta­to Ymer che ha messo a segno il break ed è andato così servire per il set sul 5-3. È stato a quel punto

All’estremo Un recupero di Jannik Sinner sulla terra rossa

che l’allievo di Riccardo Piatti ha reso felice il suo maestro. Ha sempliceme­nte capito che doveva avere pazienza, giocare lo scambio e colpire al momento propizio. Cosa che ha

puntualmen­te fatto. Ha messo in cascina cinque game di fila passando all’incasso del secondo set durato 66 minuti. Decisament­e troppi i 24 errori non forzati di Sinner: quando si è deciso a darsi una regolata, in regola ha messo anche il match.

Equilibrat­o anche il terzo set, ma qui Sinner merita un voto alto: sul 2-2 e una palla break, ha giocato una smorzata sulla quale Ymer è arrivato al secondo rimbalzo. Tutto regolare per il giudice di sedia. Jannick, correttiss­imo nella sua timida protesta, si è visto sfilare un game decisivo, ma è stato bravissimo a tenere a bada i nervi. Ha saputo attendere e colpire: lo ha fatto sul 4-3 a suo favore quando ha strappato il servizio allo svedese per il sorpasso e ha quindi chiuso agevolment­e il discorso sul proprio servizio. Più faticosa di quanto non dica il punteggio, ma una prova di solidità. Adesso lo attende il signore assoluto della terra rossa. Forza, non c’è nulla da perdere.

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