Corriere dell'Alto Adige

Esce dall’indagine l’amica di Benno Laura e Peter, funerali in Duomo

Accolta la richiesta della Procura. Il gip: mentì, ma la ritrattazi­one fu tempestiva

- Chiara Currò Dossi Silvia M. C. Senette

La gip ha accolto ieri la richiesta di archiviazi­one per Martina, l’amica con la quale Benno trascorse la notte del 4 gennaio, dopo aver ucciso i genitori e scaricato i corpi nell’Adige. Indagata per favoreggia­mento per aver nascosto i vestiti del trentenne ai carabinier­i, il gip ha ritenuto la sua ritrattazi­one «tempestiva». Intanto, è stata fissata la data per i funerali di Laura e Peter: il 18 giugno al duomo.

BOLZANO La ritrattazi­one è stata «spontanea, completa e tempestiva», in quanto arrivata prima della chiusura (e dell’apertura) della fase dibattimen­tale. Per questo motivo, e tenuto conto «della gravità delle accuse» nei confronti di Benno Neumair, e «dello stato di grave turbamento, di paura e di ansia» nel quale si trovava, la giudice per le indagini preliminar­i, Carla Scheidle, ha accolto ieri la richiesta di archiviazi­one nei confronti di Martina.

Richiesta che il pm, Igor Secco, aveva avanzato tre settimane fa. La donna, indagata per favoreggia­mento, aveva trascorso con Benno la notte fra i 4 e il 5 gennaio: il trentenne l’aveva raggiunta a casa sua, a Ora, dopo essersi liberato dei cadaveri dei genitori, Peter Neumair e Laura Perselli, gettati nelle acque dell’Adige. Appena arrivato, Benno aveva chiesto di potersi fare una doccia, dopodiché, si era cambiato, indossando il pigiama e lasciando per terra i vestiti che poi Martina, ignara di avere davanti a sé un assassino, aveva lavato in lavatrice.

Il 19 gennaio, il giorno dopo l’avvio delle indagini a carico di Benno per omicidio e occultamen­to di cadavere, i carabinier­i dei Ris si erano presentati a casa di Martina che, durante la perquisizi­one, aveva negato di avere con sé i vestiti. Il 22,, però, accompagna­ta dal suo legale, si era presentata in Procura per consegnarl­i agli inquirenti. Alla luce delle dichiarazi­oni false rilasciate, che rischiavan­o di eludere le indagini, era finita lei stessa sotto la lente degli inquirenti.

In seguito, la perizia genetica condotta da Emiliano Giardina, durante l’incidente probatorio, aveva escluso la presenza di tracce di sangue sui vestiti (Benno stesso aveva poi dichiarato che non erano quelli indossati durante il delitto), e che quelle rinvenute nella doccia di Martina potessero appartener­e a una delle vittime. Per questo, e per il fatto che la ritrattazi­one è stata «tempestiva», il gip ha disposto l’archiviazi­one del procedimen­to a suo carico. Il 20 giugno è fissata invece l’udienza per discutere l’esito della perizia psichiatri­ca.

Intanto, dopo il nulla osta della Procura, firmato a fine maggio al termine degli accertamen­ti sui corpi (ripescati nel fiume a quasi tre mesi di distanza l’uno dall’altro — il 6 febbraio quello di Laura, e il 27 aprile quello di Peter) è stata fissata la data per i funerali: l’ultimo saluto è in programma venerdì prossimo, il 18 giugno al Duomo di Bolzano.

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