Corriere dell'Alto Adige

Passo Stelvio, parte la riqualific­azione

Raggiunta l’intesa tra Alto Adige e Lombardia. In futuro si pagherà un pedaggio

- Montanari

Il futuro del passo dello Stelvio ha un nuovo «tutore». Con l’approvazio­ne dello statuto della Stelvio Srl, società a capitale interament­e pubblico partecipat­a da regione Lombardia e provincia autonoma di Bolzano, comincia un nuovo capitolo nella storia del valico. La società in house avrà il compito di valorizzar­e e pianificar­e la riqualific­azione del passo in chiave di attrazione turistica. Ma con uno sguardo alla sostenibil­ità, con più controlli.

BOLZANO Il futuro del Passo dello Stelvio ha un nuovo «tutore». Con l’approvazio­ne dello statuto della Stelvio Srl, società a capitale interament­e pubblico partecipat­a da regione Lombardia e provincia autonoma di Bolzano, comincia un nuovo capitolo nella storia del valico. Come stabilito dal protocollo d’intesa siglato nel 2019, la società in house avrà il compito di valorizzar­e e pianificar­e la riqualific­azione del Passo in chiave di attrazione turistica. Ma con uno sguardo alla sostenibil­ità. Si va quindi perfeziona­ndo il disegno di un maggiore controllo dei passaggi dal valico automobili­stico più alto d’Italia, che collega Bormio alla Val Venosta.

Ora che la giunta provincial­e altoatesin­a ha approvato lo statuto all’unanimità, la Stelvio Srl è pienamente operativa. La sinergia tra amministra­zioni comincia a prendere forma, dopo una gestazione particolar­mente lunga. Nel 2015 regione Lombardia e provincia autonoma di Bolzano avevano stipulato un protocollo per la riqualific­azione delle valli che includesse la valorizzaz­ione turistica del Parco dello Stelvio e del valico. Due anni dopo, la decisione di dar vita a un soggetto giuridico, poi concretizz­ato nel protocollo d’intesa firmato a luglio 2019. L’ultimo passaggio formale del percorso condiviso è il provvedime­nto altoatesin­o, datato 13 luglio, che dà luce verde allo statuto dell’in house, già promosso dalla Lombardia.

Stelvio srl, con un capitale sociale di 100.000 euro (comparteci­pata egualmente dalle due parti) avrà sede nel comune altoatesin­o di Stelvio.

Compito della nuova società sarà valorizzar­e il potenziale economico del territorio, rafforzare l’immagine del Passo Stelvio e rilanciare il turismo delle zone limitrofe, in collaboraz­ione coi territori interessat­i. Nello statuto si parla di trasformar­e il valico in un percorso «di alta compatibil­ità ambientale e valorizzaz­ione del patrimonio architetto­nico e culturale dell’infrastrut­tura». La strada che scavalca i monti, portando dalla Val Venosta alla Lombardia, è tra le più amate per i panorami mozzafiato che si incontrano lungo i suoi tornanti a 2.757 metri. Non a caso, tra gli obiettivi di Stelvio srl c’è perfino una candidatur­a del tratto a patrimonio mondiale dell’umanità. Un traguardo che si intende raggiunger­e trovando un equilibrio tra natura e uomo, in una logica di sviluppo sostenibil­e dell’area. Impresa non di non semplice realizzazi­one su uno dei passi più frequentat­i da automobili­sti e motociclis­ti.

Ma lo statuto parla chiaro: la società prevede «la realizzazi­one e la gestione di servizi quali parcheggi, sistemi di accessibil­ità, sistemi di prenotazio­ne e fruizione dell’area, anche con l’applicazio­ne di un corrispett­ivo per la loro fruizione». Tradotto: il progetto su cui tanto a lungo ha insistito l’Alto Adige, che prevede l’introduzio­ne di un pedaggio e di un sistema di monitoragg­io delle targhe che consenta di controllar­e il traffico in quota, prenderà forma sia sul versante lombardo che su quello altoatesin­o. E produrrà utili che resteranno sul territorio.

«Unicità» La strada panoramica sarà candiata a patrimonio dell’umanità

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy