Dolomiti Superski guarda all’inverno: «Il certificato è l’unica soluzione, ma a pieno carico»
BOLZANO Green Pass vuol dire Ski Pass. La rinascita del mondo della neve passa da lì. Senza il primo Pass, scordati pure il secondo e gli sci li dovrai tenere in cantina per un altro inverno. Siamo nel pieno dei bollori della stagione estiva, ma già si lavora a quella invernale, ormai dietro l’angolo. Si va verso il Green Pass, che da lunedì 26 luglio il governo dovrebbe col nuovo decreto rendere obbligatorio per poter accedere a luoghi di assembramento. Tra questi gli impianti di risalita: «Auspichiamo una decisione in tempi rapidi da parte del Governo. Prima partiamo meglio è. Il Green Pass è l’unica soluzione possibile. È soluzione più sicura e più semplice per la vacanza, l’unica che ci possa far tornare a una vita normale» sottolinea a gran voce Andy Varallo, presidente di Dolomiti Superski.
Tanto che dal punto di vista tecnologico si sta già lavorando sui lettori del certificato verde: «Stiamo già predisponendo con un ente certificato un sistema che ci permetta la lettura dei certificati, in modo da poter essere già pronti. Ripeto, è l’unica soluzione possibile per operatori da un lato e clienti dall’altro» specifica Varallo, che puntualizza: «Chiaro che con l’adozione del Green Pass debbano cadere tutte le limitazioni; le forme di contingentamento agli impianti sono state studiate per prevenire il contagio, ma nulla è più sicuro del Green Pass». Altro punto focale è l’univocità dal punto di vista legislativo: «Le politiche di contingentamento sono state definite a livello provinciale e regionale. Questo non deve assolutamente avvenire per il Green Pass — spiega Varallo —, che deve invece essere un provvedimento dello Stato unico e uguale per tutti. Se ognuno prende una propria direzione, non si va da nessuna parte. Come categoria, dobbiamo essere uniti e compatti su questo, nella massima collaborazione. Il Green Pass deve essere una soluzione che valga per tutti. Abbiamo avuto un confronto interno con parti politiche e rappresentanti di categoria per capire se il Green Pass possa essere adottato da tutti i soggetti turistici, alberghi, bar e ristoranti; la risposta la deve ora dare lo Stato con il decreto, che spero possa arrivare in queste ore. Io sono ottimista». Ancora non sono arrivati invece i ristori, vale a dire i 700 milioni stanziati dal Decreto Sostegni per il fondo montagna: «Stiamo aspettando. Ci sono aziende che non lavorano da venti mesi». Nel frattempo, la stagione estiva dopo un avvio un po’ in sordina sta ora decollando: «Siamo in linea con le previsioni di maggio. Se riusciamo ad arrivare senza intoppi a fine settembre, credo raggiungeremo numeri molto vicini a quelli pre-Covid dell’estate 2019».