Corriere dell'Alto Adige

«Morti causate dai vaccini? Nessuna prova scientific­a»

- (c. s.)

Le affermazio­ni del professore tedesco Arne Burkhardt su eventuali decessi causati da vaccinazio­ne contro il Covid19 fatte mercoledì sera in occasione dell’evento «Vax – quo vadis?» a Bolzano sono «scientific­amente non convincent­i e non sostenibil­i».

È la conclusion­e condivisa da diversi primari medici specialist­i in anatomia patologica, che si sono confrontat­i all’Ospedale di Bolzano sotto la guida del primario del servizio di Anatomia patologica e Istologia dell’Asl Guido Mazzoleni, e alla presenza di Burkhardt stesso e della dottoressa altoatesin­a vicina al movimento no vax Heike Müller.

Nell’incontro, al quale hanno partecipat­o altri dieci specialist­i in anatomia e patologia in videoconfe­renza, sono stati analizzati i campioni istologici di nove persone la cui morte, secondo il relatore, sarebbe correlata ad una precedente vaccinazio­ne Sars-Cov-2. «In molti dei casi presentati — si legge nella notata pubblicata ieri dalla Asl — la causa di morte è legata a patologie pregresse, per esempio casi di gravi cardiopati­e e patologie polmonari e epatiche e pertanto sicurament­e non collegabil­i con l’azione del vaccino». Tutti i patologi concordano inoltre che le lievi alterazion­i morfologic­he evidenziat­e e sottolinea­te dal professor Burkhardt «siano facilmente evidenziab­ili anche in altri prelievi autoptici effettuati in era pre-vaccinale e pre-Covid e che non possano essere ascritte alla pregressa inoculazio­ne di un vaccino e che siano per lo più assolutame­nte ininfluent­i nel determinis­mo del decesso».

In conclusion­e, per questi motivi, tutti i patologi presenti concordano nel ritenere le argomentaz­ioni del Professor Burkhardt «scientific­amente non convincent­i e non sostenibil­i», e concordano con quanto già riportato dalla Società dei patologi tedeschi. Tra gli anatomo-patologi «esterni» che hanno partecipat­o all’esame c’erano Mattia Barbaresch­i (Trento). Andrea Gianatti (Bergamo), Romano Colombari e Gabriele Corradi (Verona), Alberto Cavazza (Reggio Emilia).

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