Calendario dell’Arma Presentata a Bolzano la nuova edizione
Presentato ieri anche in Alto Adige (foto) il calendario storico dell’Arma dei Carabinieri. «Quest’anno — spiega il comandante provinciale Raffaele Rivola — ricorre il centenario del regolamento dei Carabinieri e questo è stato lo spunto per un’analisi storico evolutiva dei nostri regolamenti alla ricerca di elementi di continuità e di progresso. Già nel 1822, per esempio, c’erano delle raccomandazioni che ancora oggi sono attuali. Il complesso dei valori è rimasto il medesimo». Il calendario è ormai un’opera da collezione, conosciuto in tutto il mondo. «Negli Emirati le forze di polizia locali mi chiedevano proprio il calendario. Una fama sorprendente con pubblicazioni in diverse lingue straniere. C’è anche un’edizione in lingua sarda» continua Rivola. Due gli artisti che hanno lavorato al calendario: lo scrittore Carlo Lucarelli e l’artista della transavanguardia Sandro Chia. «È un’opera da guardare e da leggere come un racconto. Il fil rouge sono i precetti del regolamento generale con la narrazione di alcuni episodi realmente accaduti. È un piccolo romanzo». Il comandante provinciale del reparto operativo Alessandro Coassin aggiunge: «Modernità e tradizione sono un tandem inossidabile, e il calendario percorre proprio questo binario. In ogni pagina ognuno di noi ci legge le proprie esperienze di vita». Oltre al calendario storico (che chiude la trilogia della transavanguardia dell’ultimo triennio) è stata preparata anche un’agenda con i carabinieri nei romanzi e nei fumetti come argomento centrale. I proventi delle agende andranno ad un ospedale pediatrico di Palermo mentre quelli del calendario da tavolo andranno all’Opera Nazionale Orfani Arma dei Carabinieri.