PopX, il disco con «Iioana» Un album tutto fatto in casa
Davide Panizza torna con la sua musica elettro mista a testi cantautorali «Un uso della voce diverso, più caldo. E ci sono meno parti strumentali»
Il trentino Davide Panizza, in arte Pop X, torna con il nuovo disco «Enter Sandwich», uscito su tutte le piattaforme digitali per Bomba Dischi.
Un album realizzato interamente in casa dal musicista trentino, a differenza del precedente «Antille» (2020), scritto e arrangiato con il compagno storico Walter Biondani, con cui nel 2005 ha fondato il progetto audiovisivo Pop X.
«Il mio cuore è occupato» è il primo singolo dell’album, accompagnato da un videoclip in cui il protagonista è un pupazzo animato bianco e blu, che denota un cambio di sonorità e un timbro vocale più caldo e narrativo.
«Enter Sandwich» esce a più di un anno e mezzo dal disco precedente e se ne differenzia parecchio anche perché in questo caso Davide Panizza alias Pop X decide di fare tutto da solo costretto anche dalla pandemia.
A interagire vocalmente con Pop X in cinque brani del disco c’è l’artista romena Iioana, che ha partecipato anche agli showcase di presentazione del disco a Milano e Torino.
Venerdì Pop X e Iioana saranno al Covo Club di Bologna (ore 22) in attesa del tour primaverile che il 1° aprile farà tappa al Teatro Sanbapolis di Trento.
Quali sono le principali differenze tra «Antille» e «Enter Sandwich»?
«In Antille c’è stato il ritorno di Walter che aveva dei bei pezzi rimasti nel cassetto, che secondo me meritavano di essere valorizzati. Per questo album sono tornato a curare in prima persona tutti gli aspetti: dalla scrittura gli arrangiamenti. L’uso della voce è diverso, orientata su un tono più caldo, e ci sono meno parti strumentali rispetto al passato».
Come si è sviluppata la scrittura del disco durante il lockdown?
«Il disco è stato partorito in casa, in particolare le canzoni nascono tra le piastrelle del bagno, tra il bidet, il water e il lavello. Viene scritto fugacemente, la scrittura subisce continue interruzioni da parte degli altri abitanti della casa, mentre compongo le musiche gente continua ad entrare nella stanza e io devo combattere per trovare un attimo di concentrazione per registrare qualche riga di testo, qualche linea di basso, qualche beat, qualche accordo. Lotto con gli impegni quotidiani di padre e il lavoro per ritagliare qualche momento di intimità con la musica».
Com’è nata la collaborazione con l’artista Iioana?
«Ero alla ricerca di una voce diversa dalla mia e su Instagram mi sono imbattuto nel profilo di quest’artista e producer romena. Mi piaceva il suo timbro e abbiamo iniziato a collaborare virtualmente, finché ho capito che la sua voce rappresentava un ingrediente fondamentale nell’equilibrio di questo disco».
Come immagina la resa dal vivo di questo album?
«Inizialmente avevo pensato di riunire la band al completo, ma in queste prime date di presentazione ho optato per una formula più minimale: io e Iioana che cantiamo sulle nostre basi. Al momento mi sembra la formula migliore per valorizzare questo album, ma da qui all’inizio del tour primaverile potrei cambiare idea e chiamare qualcuno della band».