Corriere dell'Alto Adige

Civiche-Svp, scintille sul patto per le elezioni

- Enzo Coco © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Hanno scatenato un piccolo cataclisma le dichiarazi­oni rese da Diego Cavagna, che tra i ricordi di una Dc del passato, esperienze di vita, aneddoti gustosi, ha reso noto che in realtà un accordo tra le Civiche meranesi e la Svp per arrivare al governo della città esisteva da luglio del 2019. Diego Cavagna, da molti ancora oggi indicato come deus ex machina de La Civica per Merano e più in generale della politica italiana in riva al Passirio, ha scoperto l’altarino proprio nella sera in cui la maggioranz­a di Dario Dal Medico otteneva la fiducia del Consiglio comunale. Protagonis­ta di una lunga intervista on line di Enzo Nicolodi a OskowebTV, Cavagna svela senza remore che il suo partito (La civica per Merano), Alleanza per Merano e Svp, hanno sancito l’accordo che li ha portati al secondo tentativo a conquistar­e la poltrona di Sindaco. «Rivendico questa scelta – ha chiarito – e l’avrei detto anche subito, ma l’elettorato Svp non era pronto e si è preferito non dirlo. É stata una scelta voluta, cercata e politicame­nte vincente. . La Svp intuiva un momento di crisi pur ostentando sicurezza e noi abituati ad essere sempre secondi o terzi cercavamo una sponda. Un accordo politico non è una vergogna. Questo — ha concluso Cavagna — è solo l’inizio perché tra tre anni quando Dal Medico si ricandider­à, alla Svp non resterà che sostenerlo già al primo turno. Rösch al contrario – ha concluso Cavagna – doveva fare quella maggioranz­a a tre un anno e mezzo fa. Avrebbero potuto metterlo in difficoltà, ma un bravo sindaco sarebbe riuscito a gestirla. É stato mal consigliat­o». Alle dichiarazi­oni di Cavagna insorgono i Verdi: «Lo abbiamo detto sin dall’inizio — commenta Madeleine Rohrer — e ora che i giochi sono fatti, viene finalmente allo scoperto. Il Re è nudo». Ma insorge anche la Svp che smentisce. «Affermazio­ni indicibili, che apprendiam­o con stupore. É un’interpreta­zione di parte da cui prendiamo le distanze» scrive la Stella Alpina . «Non abbiamo sostenuto nessuno al ballottagg­io – prosegue la nota – perché eravamo pronti a collaborar­e in maniera costruttiv­a con chiunque avesse vinto». Karl Zeller, che avrebbe partecipat­o al famoso incontro smentisce a sua volta dalle colonne del quotidiano Dolomiten: «non c’è stato nessun patto. . Forse Cavagna – chiosa Zeller – vuole attribuirs­i il merito del successo di Dal Medico, ma un patto del genere non avrebbe avuto senso».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy