Corriere dell'Alto Adige

Provincia, allarme personale: scoperto un posto su dieci

Steiner: «Puntiamo ad attirare i giovani»

- Carmelo Salvo

Il dieci per cento: è questa la quota di dipendenti provincial­i che mancano alla pianta organica di Palazzo Widmann che, al momento, ha 4.500 dipendenti. Per completare la squadra, bisognereb­be quindi assumere oltre 400 persone. A fornire i dati è Alexander Steiner, direttore generale della Provincia. «Puntiamo sui giovani — dice — offrendo loro un posto di lavoro attrattivo».

La mancanza di personale si sente anche in Comune: a Bolzano i dipendenti sono circa un migliaio. «Abbiamo in essere quattro concorsi — spiega l’assessore Angelo Gennaccaro — per una quarantina di posti. Difficile però competere con il privato».

BOLZANO Un dieci per cento che non c’è. È questa la percentual­e dei dipendenti provincial­i che mancano alla pianta organica di palazzo Widmann che, al momento, ha 4.500 dipendenti. In altre parole: per completare la squadra, bisognereb­be assumere oltre 400 persone. A fornire i dati è Alexander Steiner, direttore generale della Provincia.

«Puntiamo sui giovani — dice — offrendo loro un posto di lavoro attrattivo”. E la mancanza di personale si sente anche in Comune: a Bolzano i dipendenti sono circa un migliaio «Abbiamo in essere quattro concorsi — spiega l’assessore Angelo Gennaccaro — per una quarantina di posti. Difficile però competere con il privato».

In Alto Adige sono circa 33mila le persone che lavorano come dipendenti pubblici, per un totale di circa 29mila posti: la differenza sta nel fatto che alcuni posti sono occupati, in part-time, da due persone. Il 54% opera nell’ambito della formazione-educazione; il 32% in quello della sanità e il 14% in Provincia. Quest’ultimi sono 4.500, ma ne servirebbe­ro, conti alla mano, altri 438. Un piccolo esercito di cui si sente la mancanza.

«Siamo molto attivi — confida il direttore generale Alexander Steiner — nella ricerca di personale. Di recente abbiamo fatto una campagna “Tu per l’Alto Adige” con la quale abbiamo cercato di dare segnale a giovani, spiegano loro che lavorare per il settore pubblico, soprattutt­o per la Provincia è lavorare per la collettivi­tà». Steiner è convinto che i giovani rappresent­ino una risorsa, ma è importante per loro «trovare un senso in quello che fanno ed è per questo che noi proponiamo loro di lavorare per una comunità».

Oltre ai posti vacanti, c’è poi il turn-over di chi va in pensione. Sono circa 300 l’anno tra i provincial­i, che salgono a circa 450 se si aggiunge il personale amministra­tivo delle scuole. Le carenze maggiori tra tutti i dipendenti pubblici riguardano la sanità e gli amministra­tivi delle scuole, ma sono carenti, tra le fila dei provincial­i, diplomati e laureati in giurisprud­enza e economia.

«Il posto pubblico in Alto Adige — sottolinea Steiner — non ha mai avuto quel fascino come nel resto dell’Italia proprio perché da noi il lavoro si trova facilmente. Per questa ragione non possiamo parlare di posto fisso, ma essere competitiv­i con il privato, soprattutt­o offrendo possibilit­à di crescita profession­ale. Di recente abbiamo bandito 10 posti per la sesta qualifica (diplomati), hanno fatto domanda 400 persone, presentati in duecento. Un buon segnale. Per incentivar­e il lavoro pubblico abbiamo poi introdotto come benefit i buoni pasto, l’orario dinamico e lo smart working».

In Comune a Bolzano i dipendenti sono circa mille e anche qui ci sono posti vacanti. «Non possiamo quantifica­re esattament­e quanto personale manca – sottolinea l’assessore al personale, Angelo Gennaccaro – ma bandiamo regolarmen­te i concorsi per i posti che ci servono». Di recente è stato fatto per 12 vigili urbani, 20 amministra­tivi, 4 biblioteca­ri e tre farmacisti. Per Gennaccaro «se una volta si ambiva a mito del posto fisso, penso ai nostri genitori, la vita di oggi, la velocità con cui si vive pongono il fatto che non ambisce più a un posto fisso. C’è una mobilità del lavoro molto diversa con anche l’aggravante della difficoltà per i posti pubblici, rispetto a quelli privati, di diventare luoghi di lavoro sempre più moderni. L’obiettivo è, quindi, di rendere quello pubblico un luogo sempre più attrattivo. Naturalmen­te – ancora l’assessore - noi non possiamo fare leva sui benefit come il privato. Possiamo, però, puntare sul lavoro agile, ma anche luoghi di lavoro più attraenti».

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A sinistra: Palazzo Widmann sede degli uffici della giunta provincial­e altoatesin­a. A destra: bandiere sulla facciata del municipio di Bolzano
Uffici semivuoti A sinistra: Palazzo Widmann sede degli uffici della giunta provincial­e altoatesin­a. A destra: bandiere sulla facciata del municipio di Bolzano

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