LE DONNE E I DIRITTI IN PERICOLO
Èentrata a buon titolo tra le frasi famose quella vergata da Hannah Arendt sul «diritto ad avere diritti» che dovrebbe spettare a tutti. Scriveva la politologa che «Il diritto di avere diritti dovrebbe essere garantito dall’umanità stessa», purtroppo i diritti non sono inalienabili. Si possono calpestare. È quello che sta accadendo in America, dove si sta giocando una partita pericolosa per le donne: permettere ai singoli Stati americani il potere di vietare l’aborto.
A denunciare quello che avrebbe dovuto rimanere segreto è stata la testata The Politico raccontando che il giudice conservatore Samuel Alito, nel rispondere a una interrogazione del Mississippi (Stato assai conservatore) che chiedeva di poter emanare autonomamente una propria legge sull’aborto, ha duramente criticato il diritto a interrompere la gravidanza (sancito da una storica sentenza del 1973). La decisione è attesa per giugno e val la pena ricordare che la Corte Suprema federale è formata da giudici (in tutto nove) perlopiù conservatori; sei sono stati nominati dai presidenti George Bush e Trump. Ha scritto la filosofa Nancy Fraser che: «La bozza trapelata mostra che anche nelle autoproclamate democrazie liberali i diritti fondamentali delle donne non sono sicuri. Tali diritti, ora lo vediamo chiaramente, possono essere revocati in un istante, anche quando sono rimasti in vigore per molti decenni e godono di un ampio sostegno popolare».
Se così fosse dobbiamo aspettarci una moviola all’indietro del nastro della storia tra favorevoli e contrari all’aborto, ma non solo, perchè nel frattempo il mondo è andato avanti presentando temi delicati come la gestazione altrui per coppie che non possono avere figli, la solitudine delle donne nella scelta con la Ru486 o pillola abortiva,i diritti Lgbtq+ e trans, la discriminazione economica delle donne indigenti, delle immigrate, delle minorenni...
Ma più di tutto a preoccupare è il declino della pressione della società, la fuga dalla realtà del mondo, la debolezza delle grandi battaglie che avevano infiammato le stagioni passate. È vero che la pandemia, la guerra e le emergenze economiche ci hanno reso disorientati e fragili, ma dinnanzi ai diritti civili duramente conquistati negli ultimi cinquant’anni dovremmo alzare la testa.
Occorre resistere in questa nostra faticosa democrazia perché le libertà sono fragili e vanno accudite e difese.