Sinner salta l’erba, anzi no malgrado gli «altolà» fisici Prima Halle poi Wimbledon
Jannik Sinner tace e si allena con coach Vagnozzi nella «bolla» di Monte Carlo, riparato dal mondo esterno e dalle tensioni. Il problema al ginocchio sembra superato e il numero 12 del mondo dovrebbe tornare in campo ad Halle, sull’erba, la settimana prossima. Me nei giorni in cui il tennis piange l’immenso Scriba Gianni Clerici, che due anni fa paragonò Sinner al più grande italiano di sempre Nicola Pietrangeli, sono gli altri a parlare anche in toni polemici del Rosso. Hanno fatto clamore le dichiarazioni di Claudio Zimaglia, l’ex fisioterapista, uomo di Riccardo Piatti, fino a febbraio coach del pusterese. Zimaglia, a proposito dei problemi di tenuta fisica di Sinner, ha accusato il nuovo staff di spremere troppo il ragazzo, che a suo parere necessitava di un richiamo di preparazione a febbraio.
«Avrebbe dovuto fermarsi dopo gli Australian Open fino a Indian Wells, come era da nostro programma. Invece ha giocato a Dubai e mi chiedo perché. Spero si fermi ora. Gli infortuni? Credo dipenda dal nuovo modo che ha di servire, che richiede più rotazioni. Jannik invece non ha un problema di fisico, come ho sentito dire persino da lui. Ha un fisico forte, solo che fino a 7-8 mesi fa era ancora in fase di crescita ossea e non si poteva caricare».
Parole forti, a cui nessuno dello staff di Jannik ha voluto replicare. Sinner però, nonostante i desiderata del suo storico fisioterapista che lo ha svezzato, non è intenzionato a fermarsi a lungo. Sarà in campo ad Halle, in Germania, dicevamo, Atp 500 storicamente caro a Roger Federer che lì ha vinto dieci edizioni. Il Divino, in ottica Wimbledon, ha sempre preferito la Vestfalia al Queen’s, torneo caduto in disuso rispetto ai fasti degli anni ’90 quando dalle parti della Regina era di casa l’altro grande erbivoro dei tempi moderni, Pete Sampras.
Sinner, che l’anno scorso aveva giocato (e deluso) proprio al Queen’s, fa così un salto di qualità scegliendo l’Open oggi più importante in preparazione a Wimbledon. Dove, a questo punto, è scontato che ci sarà, nonostante quest’anno non siano in palio punti Atp – l’associazione ha deciso di boicottare lo Slam inglese dopo il veto del governo Johnson agli atleti russi. Come è ufficiale, a luglio, la presenza di Sinner sulla terra rossa di Umago (Atp 250) in Croazia. Poi ci sarà la season sul cemento americano che porta agli Us Open. Insomma, Sinner non si ferma. Contro tutto e tutti.