L’Anita: «Brennero al collasso Il Tirolo tolga subito i divieti»
Lavori sulla linea in Germania, treni dimezzati: «Si rischia il collasso»
I lavori sulla ferrovia in Germania ridurranno il numero di treni: il traffico si riverserà sull’A22. A lanciare l’allarme è l’associazione degli autotrasportatori Anita che chiede al ministro Giovannini di intervenire per convincere l’Austria a rimuovere il blocco dei tir nei fine settimana «caldi».
BOLZANO Un fantasma si aggira per le Alpi. Il traffico. Dopo il collasso della viabilità nel ponte di Pentecoste arriva una nuova tegola: i lavori sulla ferrovia in Germania che ridurranno il numero di treni sull’asse nord sud. Di conseguenza ancora più traffico si riverserà sull’autostrada del Brennero. A lanciare l’allarme è l’associazione degli autotrasportatori Anita che ha scritto al ministro Giovannini chiedendogli di intervenire per
convincere l’Austria a rimuovere il blocco dei tir nei fine settimana «caldi». «La gravità della situazione richiede misure straordinarie per evitare il collasso del corridoio ScanMed che collega l’Italia con il centro e nord Europa» tuona il presidente di Anita Walter Baumgartner. Ma intanto il Tirolo tira dritto nella lotta all’inquinamento dei tir, problema che affligge tutta la valle dell’Inn.Non più di due settimane fa il «capitano» Günther Platter e la sua vice Ingrid Felipe hanno annunciato nuovi divieti dal 9 luglio.
«La grave situazione del trasporto ferroviario di merci nella tratta del Brennero rischia di peggiorare ulteriormente». Lo afferma in una nota l’Associazione nazionale imprese trasporti automobilistici (Anita), ribadendo la difficile situazione rilevata nei giorni scorsi causa dell’apertura di cantieri sulla rete ferroviaria tedesca. Secondo l’associazione, dal 13 giugno fino alla fine di agosto, si innescherà «una crisi infrastrutturale che comporterà considerevoli disagi al settore del trasporto ferroviario di merci da e verso la Germania, con giornate nelle quali potranno circolare solamente la metà dei treni utilizzabili».
A tal proposito, Anita ha chiesto, attraverso una nota indirizzata al ministro delle infrastrutture Enrico Giovannini e alla viceministra Teresa Bellanova, di fare pressione sull’Austria e sulla Commissione europea affinché venga agevolata ogni situazione utile alla fluidificazione del traffico stradale di merci sull’asse del Brennero, fino al completo ripristino dell’operatività del trasporto su ferro.
«La gravità della situazione richiede l’adozione di misure straordinarie per evitare il collasso del corridoio ScanMed che collega l’Italia con il centro e nord Europa. Abbiamo chiesto al Governo di richiedere all’Austria la sospensione delle misure limitative della circolazione stradale vigenti in Tirolo» sottolinea Baumgartner ricordando che si sta mettendo «a rischio l’interscambio di merce tra l’Italia e l’Europa per l’intasamento della linea ferroviaria del Brennero» Da qui la richiesta all’Austria di «sospendere le misure limitative della circolazione stradale vigenti in Tirolo». In particolare si tratta del divieto di transito notturno, i divieti di circolazione del sabato mattina, il sistema di dosaggio a Kufstein e il divieto settoriale per le merci «non deperibili». «Occorre trovare una soluzione efficace per fronteggiare il previsto peggioramento della situazione nella tratta ferroviaria del Brennero, al fine di oter garantire il principio della libera circolazione delle merci all’interno dell’Unione Europea», conclude Baumgartner.
La questione sarà discussa inevitabilmente anche a margine del vertice dei ministri degli esteri di Austria e Italia che si terrà oggi a Bolzano nell’ambito delle celebrazioni per l’Autonomia. Il dossier è da tempo motivo di attrito tra Roma e Vienna e il Tirolo non sembra minimamente intenzionato a fare marcia indietro: il «dosaggio» dei camion è confermato per dal 13 al 17 giugno e per tutti i lunedì di luglio. Inoltre a fine maggio la giunta tirolese ha annunciato divieti di transito anche su molte strade locali per evitare che turisti o trasportatori escano dall’autostrada per evitare le code. E pure stanziato 100mila euro per rafforzare i controlli.
Braccio di ferro
Pochi giorni fa la giunta tirolese ha annunciato nuovi divieti a partire dal prossimo 9 luglio