Giornata da eroi Le Dolomiti e la sfida più affascinante
Il conto alla rovescia scorre veloce: manca ormai solo una settimana al via della dodicesima Bmw Hero Südtirol Dolomites, la maratona di mountain bike più dura e affascinante al mondo. Dopo la cancellazione del 2020 dovuta alla pandemia, l’edizione dello scorso anno segnò la ripartenza e fu luce in fondo al tunnel. Vinse il tedesco Andreas Seewald davanti all’azzurro Samuele Porro, terzo l’asso colombiano Leonardo Paez, sovrano della Hero con sei successi. Tra le donne, dopo due secondi posti nel 2018 e 2019, la lituana, Katazina Sosna riuscì finalmente ad assaporare la gioia più bella arrivando da sola a braccia alzate in Piazza Nives a Selva di Val Gardena precedendo la svizzera Aruane Lüthi e l’austriaca Angelika Tazreiter. Sabato 18 giugno, atleti e amatori si ritroveranno alle prime luci del mattino sulla starting line di Selva per mettersi alla prova su percorsi che hanno reso questa manifestazione una perla del calendario internazionale di ciclismo offroad. Due i tracciati lungo il periplo del Sella con partenza e arrivo a Selva di Val Gardena; un «lungo» da 86 chilometri con 4.500 metri di dislivello, e un «corto», si fa per dire, da 60 chilometri per un dislivello di 3.200 metri. Due, invece, le modifiche introdotte per questa dodicesima edizione: il primo e divertente cambio di programma interesserà il tratto in Alta Badia che dal Pralongià porta al Passo Campolongo. Qui si passerà attraverso il nuovo percorso del Flè Trail, un continuo susseguirsi di salti e curve con vista panoramica. Il secondo cambiamento riguarda il tratto che collega il Passo Pordoi al Lupo Bianco, che si svolgerà sulla pista da sci, ora un sentiero ideale per i bikers. Dovuta ad alcuni lavori di manutenzione lungo il percorso originario, questa discesa alternativa dal Passo Pordoi varrà solo per l’edizione 2022: il prossimo anno si tornerà sul percorso originario. Sarà anche una Hero nel segno della sostenibilità; il programma Hero to Zero, ispirato dall’iniziativa «Sports for Climate Actions» delle Nazioni Unite e dalle linee guida dell’Uci (Unione Ciclistica Internazionale), prevede infatti tre aree di interesse che coinvolgono ambiente, società e governance. «Pensiamo che non ci sia modo migliore per tendere a un grande risultato che quello di unire le proprie forze – commenta Gerhard Vanzi, ideatore del circuito Hero Series – per questo nel programma Hero to Zero abbiamo messo a punto azioni e iniziative che ci auspichiamo vengano accolte da tutti i presenti alla Hero, così che siano protagonisti di questa importante scommessa: rendere il nostro evento quanto più sostenibile».