Le imprese: «Giù le tasse sul lavoro»
Appello di Oberrauch alla Provincia. Achammer: avanti con i contratti territoriali
«Più soldi nelle tasche delle famiglie e meno tasse sul lavoro per le imprese». Lo chiede Heiner Oberrauch, presidente di Assoimprenditori, all’assemblea annuale della Confindustria locale, alla presenza del presidente della Provincia Kompatscher. Una dura critica sull’aumento dell’Irap, mentre le imprese si trovavano a dover fronteggiare l’aumento dei costi.
La faccia verso cui guarda, tra gli oltre 300 partecipanti, è quella di Arno Kompatscher. L’occasione è l’assemblea annuale di Assoimprenditori e l’aumento dell’Irap (Imposta regionale sulle attività produttive) e quello che il numero uno di Confindustria rimprovera al presidente della Provincia. «Una decisione — spiega Oberrauch — presa in un momento in cui le nostre imprese stavano lottando contro la pandemia, la carenza di materie prime, l’impennata dei costi energetici e la mancanza di manodopera qualificata. Siamo fiduciosi che questo aumento sarà cancellato».
Non manca un passaggio sulla guerra dalle conseguenze drammatiche in Ucraina, per la pace e dai devastanti effetti anche in Italia. «Anche da noi — rimarca il presidente di Assoimprenditori — sempre più famiglie e imprese si trovano in gravi difficoltà, stremate dalla pandemia, dai rincari dei prezzi dell’energia e delle materie prime e dal conseguente aumento dell’inflazione, e dalla carenza di manodopera. Molte aziende hanno raggiunto i loro limiti. Non tutte le imprese sono colpite dalla crisi allo stesso modo, ma un terzo delle imprese altoatesine ha chiuso in negativo il 2021».
Per fare fronte all’inflazione, secondo Oberrauch, bisogna garantire ai lavoratori retribuzioni nette più alte attraverso una diminuzione sulle tasse sul lavoro. «Lo Stato – spiega — con 16 dei 38 miliardi di gettito fiscale aggiuntivo potrebbe garantire una mensilità aggiuntiva ai lavoratori, mentre la Provincia potrebbe intervenire su Imi, addizionale Irpef e Irap. Oberrauch ammonisce, quindi, la provincia sull’aumentato divario tra contrazione del reddito familiare e crescita del bilancio della Provincia. «Quest’anno — rimarca — compreso l’assestamento, supererà i 6,5 miliardi di euro. Si tratta di un aumento di quasi il 30%, più di tre volte superiore all’aumento del reddito lordo delle famiglie, che in molti casi è diminuito negli ultimi due anni a causa della pandemia. Lo squilibrio rischia di diventare ancora più drammatico. C’è il grande pericolo che la classe media si impoverisca e diventi preda dei populisti. La più volte richiesta spending review è probabilmente la grande missione dei politici nei prossimi anni». Risorse che per Assoimprenditori servono anche per la transizione ecologica, la digitalizzazione e l’efficienza energetica. Altro tema toccato da Oberrauch è di mantenere talenti e attrarne di nuovi in Alto Adige. «Abbiamo bisogno di un mercato immobiliare che garantisca alloggi a prezzi accessibili —aggiunge —. L’Alto Adige deve essere percepito come territorio per vivere e lavorare rispettoso e attrattivo e di diventare una regione modello in un tema di rilevanza
europea nel campo dell’innovazione o della sostenibilità».
E di stipendi più alti nella duplice veste di attirare manodopera qualificata e migliorare le capacità reddituali delle famiglie altoatesine si è parlato nell’incontro tra l’assessore provinciale all’Economia, Philipp Achammer, e la nuova giunta dell’Istituto promozione lavoratori: presenti il presidente, Andreas Dorigoni, dalla vicepresidente, Cristina Masera e dal direttore Stefan Perini. Per Achammer «è necessario promuovere il secondo livello di contrattazione nei contratti collettivi anche, eventualmente, il sostegno della politica provinciale».
Attualmente questo tipo di contrattazione è presente nel turismo e nell’industria, mentre trova difficile applicazione nei trasporti (in corso la trattativa con Sasa) e vede degli spiragli nel sociale. I margini di manovra della Provincia potrebbero riguardare la fiscalità locale e un sistema premiativo di accesso ai contributi erogati da palazzo Widmann.