Corriere dell'Alto Adige

Sedici nuovi alloggi, zero consumo di suolo

Il Comune investe su via Parma: «Così risparmiam­o energia e terreni»

- Mariucci

Sedici nuovi alloggi sociali senza consumare di suolo: a fine settembre sono iniziati i lavori per la riqualific­azione delle palazzine comunali tra i civici 63 e 75. E si è deciso di aggiungere un piano con strutture prefabbric­ate in legno. Walcher: «Opportunit­à anche per altre zone della città»

BOLZANO In tempi di aumento del costo delle materie prime e crisi energetica, realizzare 16 nuovi alloggi sociali con nessun consumo di suolo può sembrare un mezzo miracolo. Ecco perché il progetto in via di realizzazi­one in via Parma, nel quartiere Don Bosco, potrebbe anche essere esportato in altre zone della città.

A fine settembre sono iniziati i lavori per la riqualific­azione degli edifici tra i civici 63 e 75, tutte palazzine di edilizia sociale di proprietà del Comune. Con l’occasione, si è deciso di aggiungere letteralme­nte un piano, grazie a delle apposite strutture prefabbric­ate in legno, e di ricavare così dei nuovi appartamen­ti con tanto di balcone: a lavori ultimati, ai 74 alloggi già esistenti se ne aggiungera­nno così altri 16. Oltre a questo, l’intervento prevede la riqualific­azione energetica di tutti gli edifici esistenti e il rifaciment­o degli spazi comuni come il cortile e il giardino interno. Il tutto dovrebbe essere pronto per maggio 2023, dopodiché gli alloggi verranno messi a disposizio­ne di chi farà domanda tramite le apposite graduatori­e di edilizia pubblica.

«Vogliamo capire se un intervento del genere può essere un’opportunit­à anche per altre realtà cittadine, sia private che pubbliche. Abbiamo edifici di 40-50 anni fa dove si pagano migliaia di euro di spese condominia­li» sottolinea l’assessore comunale ai lavori pubblici Luis Walcher. Tra l’altro, i lavori vanno avanti mentre gli inquilini restano nei loro appartamen­ti: «È stata una bellissima cosa, le imprese sono state sempre disponibil­i e i residenti molto collaborat­ivi. Hanno capito che il disagio era sopportabi­le a fronte di un ammodernam­ento del genere» commenta l’ingegner Rosario Celi, responsabi­le del progetto. Altro punto saliente è il risparmio energetico: si partiva da un edificio di classe G, con consumi stimati annui di 160 kilowattor­a al metro quadro. Al momento del taglio del nastro le nuove palazzine saranno classifica­te come CasaClima A, vale a dire tra i 14 e i 20 Kwh.

Ad illustrare le novità è l’architetto Marco Sette: «Tutti gli alloggi saranno collegati alla rete di teleriscal­damento, e questo abbatte i costi di manutenzio­ne dato che non serviranno più le caldaie a gas. Eliminiamo il consumo di fonti fossili, e questo è un vantaggio per la bolletta e per l’ambiente». Di fatto si tratta del seguito di quanto realizzato in via Passeggiat­a dei Castani e via Aslago con il progetto europeo Sinfonia, poi accantonat­o per mancanza di fondi.

Tema che torna d’attualità, e sul quale è intervenut­o anche il consiglier­e Claudio Della Ratta (La Civica per Bolzano): «Il Comune non può permetters­i interventi così onerosi (circa 7 milioni tutto compreso)» scrive in una nota. Piuttosto, aggiunge il consiglier­e, «si occupi di offrire servizi ai cittadini, senza distoglier­e enormi risorse per delle case popolari delle quali per mandato provincial­e si occupa già l’Ipes, con fondi provincial­i ben più cospicui di quelli municipali». Provocazio­ne che la giunta non raccoglie: «Si tratta di un progetto finanziato in gran parte con i fondi europei per ambiente e risanament­o energetico. E per noi è comunque un investimen­to, dato che si tratta di edifici di proprietà comunale» replica Walcher.

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(Zambello - LaPresse) Un piano extra Il cantiere in via Parma

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