«Abbiamo riarrangiato i nostri pezzi per Vasco»
I concerti del tour del Komandante sono aperti da sei band trentine. Fra questi, gli Hi Fi Gloom. «Suonare per lui è come aver ricevuto un premio alla carriera»
Itrentini Hi Fi Gloom saliranno domani sul palco dello Stadio San Filippo di Messina assieme ai bolzanini Atop The Hill per aprire la tappa siciliana del Vasco Non Stop Live 2022. Un sogno che si avvera per la seconda volta dopo il bagno di folla alla Trentino Music Arena per la band formata da Alessio Zeni (voce e chitarre), Daniele Bonvecchio (batteria), Andrea Garofalo (tastiere) e Ivan Dalla Torre (basso). Un gruppo nato come trio nel 2017 dall’incontro tra Alessio Zeni, Daniele Bonvecchio e Simone Gardumi, tre talentuosi musicisti della scena trentina intenzionati a dare forma a un progetto dalle coordinate elettroniche.
«Il nome del gruppo è stato scelto per rappresentare certe sfumature malinconiche che il nostro sound esprime – spiega Alessio Zeni - Gloom in inglese significa malinconia e tristezza mentre Hi Fi va inteso come alta qualità». Qualità che traspare ampiamente dai brani del primo album «Ivory Crush», pubblicato nel 2018 per La Clinica Dischi e anticipato dal singolo I hid a voice. Tra i vincitori di Euregio Rock gli Hi Fi Gloom sono probabilmente la band che propone gli arrangiamenti più raffinati mescolando un’elettronica che guarda ai Chemical Brothers e Nine Inch Nails a sonorità alternative-rock. «Due anni fa Simone Gardumi ha lasciato il gruppo – continua l’autore dei testi Alessio Zeni – e quindi abbiamo ripensato il progetto con l’inserimento di Andrea Garofalo e Ivan Dalla Torre al basso. La pandemia naturalmente ci ha rallentato ma nel 2021 siamo riusciti a pubblicare l’Ep “Beyond Curfew”, anche se le occasioni per suonare dal vivo sono state rarissime».
La vittoria di Euregio Rock ha catapultato gli Hi Fi Gloom di nuovo sui palchi, con l’occasione di aprire lo scorso 20 maggio a Trento la prima data del tour di Vasco Rossi davanti a quasi centoventimila persone. «Abbiamo accolto questo risultato quasi come se fosse un premio alla carriera – continuano gli Hi Fi Gloom - dato che non siamo più giovanissimi, questo traguardo ci ripaga degli sforzi fatti fino a oggi. E i traguardi possono sempre diventare dei trampolini». Ma che sensazione hanno provato calcando quel palco? «Siamo usciti verso le sei del pomeriggio, davanti a noi avevamo già quasi ottantamila persone. Non è facile quantificare il numero preciso, ma il colpo d’occhio era impressionante. Abbiamo proposto cinque brani tratti dal nostro primo album “Ivory Crush”, riarrangiandoli in versione più rock. L’intenzione era quella di togliere un po’ di stile a favore dell’immediatezza nei confronti del pubblico e direi che una certa attenzione l’abbiamo ricevuta». Domani gli Hi Fi Gloom saranno di nuovo protagonisti allo Stadio San Filippo di Messina, mentre mercoledì 22 saranno l’unico gruppo spalla allo Stadio San Nicola di Bari. «In previsione di queste due date abbiamo deciso di riarrangiare anche Insight e Hate & the Beast, due brani tratti dal nostro ultimo Ep “Beyond Curfew”. Con venti minuti a disposizione la cosa migliore è dare spazio alla chitarra elettrica e a un basso vero, sfoltendo un po’ di basi elettroniche».