«Ricambio generazionale, bisogna che tutto cambi»
Giovani imprenditori, l’incontro con Oberrauch (Durst). «Investire in ricerca e sviluppo»
BOLZANO Nel 2021, solo in provincia di Bolzano, su 60.000 imprese ben 7.000 hanno affrontato un passaggio generazionale. Uno dei momenti più delicati nella vita di un’azienda. Il tema è molto sentito e nei giorni scorsi è stato al centro di un incontro tra il Gruppo dei giovani di Assoimprenditori Alto Adige e Massimo Doria, presidente di Kleros, e Harald Oberrauch, alla guida del Gruppo Durst/Alupress di Bressanone e da poco anche proprietario di maggioranza dell’azienda Immagina Biotechnology a Trento.
Oberrauch ha raccontato la propria esperienza. L’azienda vanta quasi 90 anni di storia ed è strettamente legata al nome della famiglia Oberrauch, a cui appartiene da tre generazioni. Il passaggio generazionale da Christof a Harald nel consiglio di amministrazione è stato completato nel 2012. «Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi», ha spiegato Oberrauch citando Il Gattopardo e parlando del successo che ha contraddistinto l’impresa in questi decenni. Il gruppo Durst ha registrato 295 brevetti attivi e investe circa il 12% del fatturato all’anno in ricerca e sviluppo.
I giovani imprenditori hanno avuto modo di vedere con i loro occhi il nuovo stabilimento della Durst Group. «Il nostro gruppo ha potuto toccare con mano cosa significa innovazione in un’impresa altamente tecnologica e leader a livello internazionale», commenta la presidente dei Giovani imprenditori Manuela Bertagnolli. «Come giovani imprenditori — aggiunge — siamo rimasti molto colpiti da come il gruppo Durst non abbia mai smesso di puntare sullo sviluppo tecnologico, anche modificando completamente il suo portfolio di prodotti negli anni».
«Bisogna che tutto cambi», insomma, attraverso un costante investimento in ricerca e sviluppo. Con Massimo Doria, esperto consulente di passaggio generazionale, i giovani imprenditori hanno poi approfondito alcuni aspetti pratici. «È stato uno scambio molto interessante dal quale i partecipanti hanno portato a casa molti spunti per le proprie attività», ne è convinta Manuela Bertagnolli.
Come detto in apertura, solo lo scorso anno il 10% delle imprese ha vissuto un momento di ricambio generazionale. Di queste, 2.000 aziende sono medio-grandi, strutturate e con un buon numero di dipendenti. A testimonianza che in Alto Adige anche le imprese più grandi sono a conduzione familiare.
Al termine dell’incontro, invece, giovani imprenditrici e imprenditori hanno avuto l’occasione di allargare le loro relazioni partecipando al «Founders Bbq» ed incontrando i responsabili di circa 50 start-up, piccole aziende in questo caso. Un evento organizzato da Eva Ogriseg, amministratore delegato del tbanTyrolean Business Angel Network, dove Harald Oberrauch funge da presidente e co-fondatore.